Il peperoncino che aita il nostro cuore e il nostro cervello

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
spezie buone per la salute

Uno studio italiano condotto su ventitremila persone, mostra come consumare regolarmente questa spezia comporti una riduzione del rischio di mortalità cardiaca del 40% e di quella per cause cerebrovascolari di oltre il 60%

Il peperoncino piccante è un ospite molto frequente sulle tavole degli Italiani, e nel corso dei secoli sono stati in tanti a decantarne virtù terapeutiche di vario tipo. Ora una ricerca  pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology (JACC), mostra come le persone abituate a consumarlo regolarmente abbiano un rischio di mortalità per ogni causa ridotto del 23% rispetto a chi non lo gradisce.

Lo studio ha preso in esame 22.811 persone. Seguendo il loro stato di salute per un periodo medio di circa 8 anni, e confrontandolo con le loro abitudini alimentari, i ricercatori hanno potuto dimostrare come nelle persone che consumano regolarmente peperoncino (4 volte a settimana o più), il rischio di morire di infarto si abbatte del 40%, mentre la riduzione più forte si osserva sulla mortalità cerebrovascolare, che risulta più che dimezzata.

Il peperoncino è una pianta dalla lunghissima storia, le sue origini sembrano imputarsi all’America centrale, infatti si dice che sia stato Cristoforo Colombo a trasportare questa preziosa pianta in Spagna, permettendone così la diffusione in tutta Europa.

Il peperoncino fa parte della famiglia delle solanacee a cui appartiene anche il peperone, altro ortaggio presente sulla tavola  degli italiani durante la stagione estiva. Sono poveri di calorie (circa 30 ogni 100 gr)  e contengono carotenoidi, capsaicina e vitamine. Tra queste ultime la più presente è la vitamina C. Contiene anche vitamina A e Vitamina E. Attenzione però ai peperoncini secchi in cui la vitamina C risulta quasi assente. Questo alimento è ricco di polifenoli, sostanze antiossidanti utili contro l’invecchiamento precoce. I peperoncini vengono consigliati anche a chi soffre di problematiche gastro-intestinali o dermatologiche, in caso di artriti o ferite o per purificare il sangue.

 

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