Apple si trova nel mezzo di una tempesta mediatica a causa del controverso spot pubblicitario del nuovo iPad Pro e il video, che mostra vari simboli della creatività umana distrutti e sostituiti dal tablet, ha scatenato l’ira di numerosi artisti, già in allerta per l’impatto dell’Intelligenza Artificiale (IA) sulle loro professioni.
Tra i critici più accesi, l’attore britannico Hugh Grant ha espresso il suo disappunto su X, commentando: “La distruzione dell’esperienza umana grazie alla Silicon Valley“, in risposta alla presentazione del prodotto da parte del CEO di Apple, Tim Cook.
Le scuse di Apple
Tor Myhren, vicepresidente marketing di Apple, ha cercato di placare le polemiche, riconoscendo l’errore commesso con lo spot e sul sito specializzato Ad Age, Myhren ha dichiarato: “La creatività fa parte del nostro DNA in Apple, ed è incredibilmente importante per noi creare prodotti che consentano ai creativi di tutto il mondo di prosperare. Il nostro obiettivo è celebrare la miriade di modi in cui le persone si esprimono e danno vita alle proprie idee attraverso l’iPad. Abbiamo mancato il bersaglio con questo video e ci dispiace.”
In seguito alle critiche, Apple ha deciso di ritirare lo spot dalla programmazione televisiva, rivedendo la propria strategia di comunicazione per il lancio del nuovo device e, per chi lo volesse vedere, eccolo qui sotto dal canale ufficiale YouTube di Apple.
L’ombra dell’Intelligenza Artificiale
La presentazione dei nuovi prodotti Apple è avvenuta in un contesto già teso per la comunità artistica, fortemente preoccupata dall’avanzare dell’IA generativa e sebbene Apple abbia parlato poco di IA durante l’evento, la tecnologia, che consente la produzione automatica di contenuti vari (testi, immagini, video, musica) tramite richieste in linguaggio naturale, è al centro del dibattito pubblico.
Attori e sceneggiatori di Hollywood hanno recentemente concluso uno sciopero di diversi mesi, chiedendo maggiori tutele contro l’IA generativa e artisti di vari settori hanno intentato cause legali contro grandi aziende come OpenAI, accusandole di aver utilizzato le loro opere senza permesso per addestrare modelli di IA.
Considerazioni personali: il passo falso di Apple evidenzia quanto sia delicato l’equilibrio tra innovazione tecnologica e preservazione delle tradizioni artistiche e sia la reazione del pubblico che le scuse ufficiali sottolineano l’importanza di considerare l’impatto culturale delle nuove tecnologie, non solo in termini di funzionalità, ma anche di rispetto per le forme espressive umane tradizionali.