Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha introdotto una svolta significativa per il settore immobiliare italiano con il lancio del Piano Salva Casa, noto anche come Pace edilizia. Questo nuovo programma mira a regolarizzare i piccoli abusi edilizi interni, segnando un punto di svolta per circa l’80% del patrimonio immobiliare nazionale.
La sanatoria al centro della strategia
La sanatoria, elemento chiave del Piano, permetterà la regolarizzazione di difformità minori come modifiche interne e aggiunte non dichiarate. Questo provvedimento è destinato a fluidificare il mercato immobiliare, liberando le compravendite di immobili attualmente bloccati e alleggerendo il carico burocratico sugli uffici comunali.
Condono vs sanatoria: una distinzione cruciale
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il Piano non si configura come un condono. La distinzione è netta: mentre il condono copre violazioni anche gravi in periodi specifici, la sanatoria si applica a irregolarità formali e minori. Questa precisazione esclude automaticamente le zone sismiche, archeologiche e le costruzioni abusive in aree protette.
Gli immobili nel mirino del Piano
Il focus è sugli immobili con discrepanze planimetriche e su quelli edificati prima degli anni ’60 che presentano necessità di ristrutturazione senza l’ultimo titolo edilizio. Inoltre, sarà possibile alterare la destinazione d’uso degli immobili entro categorie omogenee, ampliando significativamente le opzioni per i proprietari.
Sfide tecniche e soluzioni innovative
Il Piano Salva Casa si propone di affrontare questioni complesse come la doppia conformità e le tolleranze costruttive. In particolare, l’obiettivo è facilitare la regolarizzazione degli immobili conformi alle norme dell’epoca di costruzione ma non a quelle attuali, e di adeguare la tolleranza costruttiva al 5% per edifici pre-1985, contro il 2% attualmente consentito.
Costi e oneri della sanatoria
La regolarizzazione non sarà gratuita: è previsto il pagamento di una sanzione pecuniaria, calcolata in proporzione alla gravità dell’abuso. Questo approccio mira a equilibrare la necessità di regolarizzazione con la giustizia amministrativa, imponendo sanzioni maggiori per irregolarità più significative.
Alcune considerazioni
Mentre il Piano Salva Casa promette di essere un intervento urgente e di ampia portata, la revisione del Testo Unico sull’Edilizia prevede tempi più lunghi. Il decreto legge rappresenta, dunque, un primo passo vitale verso una riforma più comprensiva del settore edilizio, con l’obiettivo di semplificare, regolarizzare e rilanciare il mercato immobiliare italiano in un contesto di maggiore trasparenza e legalità.