Il nuovo Patto di stabilità non piace a nessuno, così l’Italia può sfidare la Germania: vincerà la flessibilità o l’austerity?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
s&p-500:-si-ribalta?-–-settimana-a-partire-dal-20-febbraio-(analisi-tecnica)

(Money.it) Austerità contro flessibilità. Rigore finanziario contro investimenti più liberi. Ancora una volta, Germania contro Italia. La riforma del Patto di stabilità vede, da settimane, contrapposte due diverse fazioni. Nulla di nuovo all’orizzonte, verrebbe da dire. Ma stavolta una novità c’è: la proposta della Commissione europea sul nuovo Patto sembra scontentare tutti. Lasciando più margine a chi, per motivi opposti, vuole cambiare le regole proposte dall’esecutivo comunitario.

La proposta di riforma, in sostanza, non piace a nessuno. Da una parte c’è chi lamenta che l’austerity non verrà cancellata, come invece richiesto da diversi Stati membri dell’Ue; dall’altra il timore è che si lasci troppa flessibilità a chi ha un debito pubblico eccessivamente elevato.

La discussione sulla riforma è stata avviata al Parlamento europeo e, per il momento, sembrano praticamente tutti critici. Anche se per motivi diversi. Il sostegno, seppur parziale, alla riforma ideata dalla Commissione arriva solamente da Irene Tinagli, presidente della commissione Affari economici dell’Europarlamento: “Le proposte vanno nella giusta direzione, ma va fatto di più per garantire gli investimenti pubblici”.

Un sostegno, altrettanto parziale, arriva dai liberali, come dimostra Stéphanie Yon-Courtin, che comunque chiede qualche margine in più di spesa. Le critiche mosse alla proposta di riforma, però, potrebbero rappresentare un vantaggio per l’Italia: il governo andrà all’assalto dell’Ue, sfidando la Germania, per provare a ottenere ancora più flessibilità?

Patto di stabilità, chi chiede più flessibilità

A chiedere più flessibilità, come visto, è Tinagli, esponente del Pd. Ma, dall


© Money.it

Leggi l’articolo completo su Money.it

Condividi questo articolo
Exit mobile version