Il nuovo gas italiano verrà dall’Algeria: siglato accordo

Di Gianluca Perrotti 2 minuti di lettura
Wall Street

La notizia viene dal mondo politico in vista del vertice intergovernativo ad Algeri il 18-19 luglio dove è fissato un nuovo incontro tra il premier Draghi e il Presidente Tebboune. L’obiettivo degli incontri è ottenere 3 miliardi di metri cubi di gas già in autunno per arrivare in totale a 9 miliardi di metri cubi .

Il premier Mario Draghi, dopo l’incontro col presidente algerino Abdelmadjid Tebboune al palazzo presidenziale di Algeri afferma: “I nostri governi hanno firmato una Dichiarazione d’Intenti sulla cooperazione bilaterale nel settore dell’energia. A questa si aggiunge l’accordo tra Eni e Sonatrach per aumentare le esportazioni di gas verso l’Italia. L’Italia è pronta a lavorare con l’Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde. Vogliamo accelerare la transizione energetica e creare opportunità di sviluppo e occupazione. I rapporti tra Italia e Algeria hanno radici profonde. Oggi pomeriggio saluterò la comunità italiana (la cui presenza risale già all’Ottocento. L’Algeria è il primo partner commerciale dell’Italia nel continente africano) e l’interscambio tra i nostri Paesi è in forte crescita. A novembre, c’è stata la visita del Presidente della Repubblica con l’intitolazione del giardino “Enrico Mattei”. Mattei è stato un grande protagonista della collaborazione tra i nostri Paesi, una collaborazione che oggi rafforziamo ulteriormente. Italia e Algeria vogliono rafforzare la cooperazione anche in altri campi. All’incontro di oggi seguirà il quarto Vertice Intergovernativo che, ho il piacere di annunciare, si terrà qui ad Algeri il prossimo 18 e 19 luglio. Prima del Vertice Intergovernativo – incontrerò nuovamente il Presidente Tebboune, in occasione della sua visita di Stato in Italia a fine maggio”.

9 miliardi di metri cubi sono facendo un calcolo approssimativo un terzo sarà del fabbisogno del Belpaese. Questi accordi potrebbero essere la tappa principale del processo di grande sostituzione del gas russo, che riguarda altri sei paesi, e che vedono l’utilizzo del gasdotto Transmed, quello che da Capo Bon, in Tunisia, arriva a Mazara del Vallo attraversando il canale di Sicilia.

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