Il New York Times ha citato in giudizio OpenAI e Microsoft per violazione del copyright

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura
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Il New York Times ha citato in giudizio OpenAI e Microsoft per violazione del copyright

IL New York Times ha citato in giudizio OpenAI e Microsoft per aver utilizzato articoli di notizie pubblicati per addestrare i suoi chatbot di intelligenza artificiale senza un accordo che li compensi per la sua proprietà intellettuale. La causa, intentata presso un tribunale distrettuale federale di Manhattan, segna la prima volta che un’importante testata giornalistica persegue gli sviluppatori di ChatGPT per violazione del copyright. IL NYT non ha specificato quanto chiede in risarcimento alle società, ma che “questa azione cerca di ritenerle responsabili per miliardi di dollari di danni legali ed effettivi”.

IL NYT sostiene che OpenAI e Microsoft, i creatori di Chat GPT e Copilot, “cercano di sfruttare gratuitamente il massiccio investimento del Times nel suo giornalismo” senza avere alcun accordo di licenza. In una parte di la lamentelaIL NYT sottolinea che il suo dominio (www.nytimes.com) è stata la fonte proprietaria più utilizzata estratta per i contenuti per addestrare GPT-3.

Contiene più di 66 milioni di documenti, che vanno dagli articoli di ultime notizie agli editoriali, pubblicati in tutto il mondo NYT siti Web e altri marchi affiliati sono stati utilizzati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale. La causa sostiene che gli imputati nel caso hanno utilizzato “quasi un secolo di contenuti protetti da copyright”, causando danni significativi al Volte’ Linea di fondo. IL NYT afferma inoltre che OpenAI e i prodotti Microsoft possono “generare output che recitano”. Volte contenuto alla lettera, lo riassume fedelmente e ne imita lo stile espressivo. Ciò rispecchia altre lamentele di comici e autori simili Sarah Silvermann E Giuliano Santon che sostengono che OpenAI abbia tratto profitto dal loro lavoro.

Il New York Times ha citato in giudizio OpenAI e Microsoft per violazione del copyright, un nuovo fronte nel dibattito sull’uso del lavoro pubblicato per addestrare l’intelligenza artificiale. https://t.co/u8qZ247dCl

— Il New York Times (@nytimes) 27 dicembre 2023

Se la causa dovesse avanzare, potrebbe creare opportunità per altri editori di perseguire azioni legali simili e rendere più costosa la formazione di modelli di intelligenza artificiale per scopi commerciali. I concorrenti nello spazio, come CNN E notizie della BBC ho già provato a limitare quali dati i web crawler AI possono raccogliere per scopi di formazione e sviluppo.

Anche se non è chiaro se NYT è aperta a un accordo di licenza dopo che i suoi precedenti negoziati sono falliti, portando alla causa, OpenAI ha raggiunto recentemente alcuni accordi. Questo mese ha accettato di pagare l’editore Axel Springer per l’accesso ai suoi contenuti in un accordo che si prevede valga milioni. E articoli da Politico E Business Insider sarà reso disponibile per addestrare gli strumenti di intelligenza artificiale di prossima generazione di OpenAI come parte di un accordo triennale. Anche in precedenza fatto un accordo con il AP usare il suo contenuto d’archivio risale al 1985. Microsoft e OpenAI non hanno risposto a una richiesta di commento.

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