Il mondo del lavoro sta cambiando in termini di domanda. Nessuna professione é esclusa da questo cambiamento che coinvolgerà l’85% delle professioni censite. I dati sono stati studiati da EY-ManpowerGroup
Il futuro delle competenze professionali è un ambito in cui si rvivrà una sfida importante per la crescita del Paese e delle imprese. Lo dimostrano i primi risultati di uno studio predittivo di EY-ManpowerGroup, giunto alla sua seconda edizione, che mostrano come l’incertezza nel mercato del lavoro stia crescendo in maniera esponenziale. Per oltre l’85% delle professioni intervistate, la cui domanda cambierà notevolmente: aumenterà (37%), ma, soprattutto, diminuirà (48%). “L’indicatore di rischio che abbiamo sviluppato nel modello utilizzato per l’indagine presuppone che oltre il 50% della forza lavoro sia impiegata in professioni, la cui domanda sarà notevolmente ridotta: per questi lavoratori sono necessari ingenti investimenti in riqualificazione e di formazione di ulteriori skills. Il cambiamento é doveroso ed urgentemente”, ha spiegato Andrea D. Acunto, Direttore delle Risorse Umane di EY in Italia.
La domanda di occupazione si polarizzerà sempre più verso profili occupazionali intermedi, alti e altamente qualificati, ed è necessario prevedere investimenti di riciclo e riconversione per il 94% delle occupazioni attualmente censite. Nei prossimi 5 anni il divario strutturale tra domanda di lavoro e offerta di laureati in uscita dagli atenei italiani è previsto di 35-46 mila unità annue, grazie al fatto che anche il numero di laureati in Italia è in declino per i primi effetti della curva demografica.
Ricordiamo che EY, leader mondiale nei servizi professionali, e ManpowerGroup, multinazionale leader mondiale nelle innovative workforce solutions,oltre a questo studio sono anche gli autori dello studio “Professioni 2030: il futuro delle competenze in Italia” e hanno dato vita ad un innovativo Osservatorio permanente sul mercato del lavoro. Il nuovo organismo sarà in grado di supportare stakeholder pubblici e privati nella definizione di politiche occupazionali e formative, modulate in base allo sviluppo delle esigenze dei mercati e delle imprese nei prossimi dieci anni.