I fagiolini sono ricchi di acqua, poco calorici, ma molto ricchi di fibre, sono anche grado di regolare il transito intestinale e controllare i livelli di zucchero nel sangue, oltre a mantenere stabili i livelli di colesterolo. Importante anche per il suo importante contenuto di folati, alleati strategici per la protezione e la riparazione delle nostre cellule. I fagiolini forniscono un apporto eccezionale di vitamina C, che è un fenomenale compagno di squadra per il sistema immunitario.
Sono un alimento eccezionalmente e creano problemi solo se si é sensibili al nichel, metallo che si trova in grande quantità nel terreno. Non devono essere consumati in casi di gravi allergie come ad esempio al nichel o anche al dicromato di potassio. Se intolleranti ad altri metalli allergenici i fagiolini non dovrebbero essere assunti se non in piccole porzioni.
A questo quadro abbastanza chiaro bisogna aggiungere alcune considerazioni mettendo in guardia contro quelli che si definisce la Lipid Transfer Protein (Ltp). I disturbi in questo caso non sono imputabili ai fagiolini in sé, ma ad alcune delle loro caratteristiche specifiche. La Lipid Transfer Protein (Ltp) che se accuratamente diagnostica, possono costituire un indice di allerta, trattandosi di molecole allergizzanti termo e gastro resistenti (ovvero capaci di resistere al calore della cottura e alla digestione dello stomaco). L’ultimo elemento critico “riguarda proprio le fibre” che possono avere un effetto perturbante nelle persone con flora batterica intestinale alterata a causa della disbiosi di tipo enzimatico. In questo caso l’assunzione di fibre non migliorerà la nostra condizione, ma alla fine la complicherà. Attenzione quindi a considerare la fibra come la migliore panacea anzi ogni piano alimentare deve tenere conto di un approccio individuale.
Siamo in sintesi cio che mangiamo e occorre creare una nutruzione personalizzata in grado di rispondere pienamente alle esigenze del nostro organismo e soprattutto in grado di apportare benefici al nostro corpo.