Il digitale migliora: lo dice il rapporto Censis che raccoglie le percezioni degli italiani

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
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Ad affermarlo il 2° Rapporto sul valore della connettività in Italia  dal titolo “Vivere e valutare la digital life”, realizzato dal Censis in collaborazione con Windtre e presentato oggi alla Camera e introdotto da Roberto Basso, Director External Affairs and Sustainability Windtre. 

A presentare i  dati Giorgio De Rita, Segretario Generale del Censis insieme a Paolo Coppola del Team Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giusella Finocchiaro, Co-founder and Partner di DigitalMediaLaws Milano-Bologna, Alberto Gambino, Prorettore Università degli Studi Europea di Roma, Mario Staderini, direttore studi e ricerche Agcom, Francesco Verducci, Vice presidente Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza del Senato, Vania Zadro, Coordinatrice didattica Agenzia La Fabbrica.

I dati emersi: per il diritto alla connessione nella digital life gli italiani fanno da soli. Il 71,5% dei cittadini dotati di una connessione a internet utilizza sia la rete fissa sia quella mobile, il 17,7% solo la linea mobile, il 10,8% solo la rete fissa. Immersi nella digital life, gli utenti ricorrono alla combinazione di infrastrutture fisse e mobili per garantirsi l’accesso sempre, ovunque e comunque. Agli operatori di rete sono richieste connessioni veloci, con un’alta qualità e fluidità dei contenuti (51,6%), connessioni affidabili, senza incorrere in interruzioni (41,7%), un servizio di assistenza rapido e facilmente accessibile in caso di guasti o di problemi amministrativi (31,1%). Il 43,9% degli italiani (il dato sale al 51,5% tra i laureati e al 55,0% tra i giovani) pagherebbe qualcosa in più pur di avere la connessione con i requisiti indicati.

Il Rapporto si concentra anche sulle cyber-paure degli italiani sono ormai al primo posto della loro vita digitale: il 56,6% degli italiani (e ben il 61,9% dei giovani) ha paura per la propria sicurezza informatica, ad esempio quando svolge operazioni bancarie online. I ripetuti attacchi informatici a istituzioni, imprese e cittadini fanno presa sul corpo sociale e spaventano di più di quanto si tema il libero accesso alla rete da parte dei minori (34,7%), i rischi di dipendenza dal web e le minacce alla salute mentale (23,7%), gli hater che aggrediscono le persone sul web (22,0%). I cyber-attacchi insidiano il diritto alla connessione, che per gli italiani va tutelato garantendo adeguate protezioni dalle minacce.

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