Autostrade: arriva il cashback per i pedaggi causati da ritardi dovuti ai lavori, con rimborso proporzionale al disagio e alla rilevazione dei telepass
Autostrade gioca la carta Cashback. Sull’onda di quanto fu introdotto dallo Stato per incentivare gli italiani a utilizzare i metodi di pagamento elettronico, la società che gestisce la rete di strade a scorrimento veloce (o quasi) ha pensato a un sistema di rimborsi per “risarcire” da problemi e arrabbiature per le file provocate dagli interventi di riqualificazione stradale. Il tutto mentre l’Antitrust nei giorni scorsi ha aperto un procedimento proprio contro Autostrade per la mancata riduzione dei pedaggi a fronte dei numerosi cantieri attivati in questa stagione estiva.
Conto alla rovescia quindi per il rimborso dei pedaggi: Autostrade per l’Italia sta completando gli ultimi passi con il Ministero delle Infrastrutture per lanciare un nuovo sistema in modalità pilota per rimborsare gli automobilisti che subiscono ritardi a causa dei lavori lungo la strada. L’obiettivo è fidelizzare gli utenti offrendo loro automaticamente un compenso commisurato al disagio. Per coprire i costi sono stati stanziati 250 milioni. Il pagamento del tagliando autostradale già concorre ai rimborsi del Cashback di Stato: temporaneamente sospeso ma in riavvio a gennaio 2022.
Come funziona? Sarà possibile gestire in automatico il rimborso dei costi legati al superamento dei tempi medi di percorrenza legati alla presenza di opere sulla rete nazionale. Come è facile immaginare, non è banale mettere su un servizio di rilevamento di tal genere che tenga conto di tutte le variabili da considerare nel software di gestione del sistema. Presumibilmente saranno possibili rimborsi in denaro per i ritardi autostradali per chi utilizza il telepass, perché dovrebbe essere possibile registrare sulla piattaforma telematica i tempi di ingresso e uscita dalla rete autostradale, verificando il tempo medio di percorrenza su ogni tratta. meno fermate o imprevisti.