Il caro energia e i conflitti bellici non aiutano la ripresa del Belpaese

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Wall Street

Un periodo non facile per l’economia globale ed anche per il Belpaese, la cui ripresa post covid non sta tracciando le aspettative previste dagli economisti

In termini di occupazioni si registra l’incremento delle assunzioni ( 359 mila assunzioni in programma con 41mila nuovi ingressi in più  per il mese di aprile ) ma a frenare l’economia sono gli aumenti di energia e le paure degli investitori bloccati dal conflitto tra Ucraina e Russia e le eventuali implicazioni sull’economia mondiale. Sebbene oggi nella seduta di Piazza Affari si sia registrato un buon incremento, Milano sembra non avere tregua e neanche una crescita costante. I costi dell’energia e delle materie prime è alle stelle e dal bollettino di Excelsior realizzato con i dati di Unioncamere e Anpal risulta anche un altro gap per la ripresa: manca personale altamente specializzato  soprattutto  per figure come tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi. Mancano anche artigiani e operai specializzati in costruzioni  e figure come fonditori, saldatori e  calderai.

Anche il mondo dell’informatica è in sofferenza perché mancano tecnici informatici e telematici. Queste figure sono richieste soprattutto al Nord est e al Nord Ovest del Belpaese, ma si ricercano anche al Sud e nelle isole.

Sebbene lo Stato abbia stanziato ristori e sovvenzioni fino a 400 mila euro per le imprese che sono in difficoltà economica a causa della crisi energetica e del rincaro dei prezzi, l’economia sembra davvero essere giunta ad una seria battuta d’arresto. L’inflazione si fa sempre più pesanti e l’arrivo di fonti di energia alternative non sarà certo immediato con effetti devastanti anche quando si guarda al nostro export soprattutto in termini si scambi bloccati in ambito di commercio internazionale per le sanzioni inflitte alla Russia. Le imprese dovranno quindi informarsi sulle agevolazioni che possono richiedere nel settore agricoltura, per il caro energia, prestiti con tassi agevolati, sovvenzioni dirette.

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