Il bruxismo riflette la personalità

Di Valentina Ambrosetti 2 minuti di lettura
Il bruxismo riflette la personalità

I bambini con bruxismo sembrano essere più ansiosi dei non bruxisti, mentre i bruxisti sulla cinquantina tendono ad essere single e più istruiti. Il mal di testa mattutino provoca uno stato di ansia 

Scopriamo questa patologia: dal greco βρύχω, brùcho “macinare”, il bruxismo è una contrazione involontaria dei muscoli masticatori, in cui la mascella è fortemente compressa e i denti sono digrignati. Succede anche che si limitano a stringere i denti, mantenendo i denti staticamente serrati.

Si manifesta principalmente di notte, durante il sonno (ma anche durante la veglia) e può causare diverse malattie come: dolore alla mascella, apparecchi dentali, mal d’orecchi, male alla testa. I motivi possono essere diversi: stati di ansia e nervosismo, disallineamento della dentatura o malformazioni della mascella, disturbi del sonno o disturbi psichici, ecc. Nei bambini può anche essere un modo per alleviare il mal di denti o l’otite media.

Per quanto riguarda la personalità con tratti nevrotici elevati, i soggetti affetti da bruxismo si differenziano dai controlli in presenza di: più alto livello di ostilità, depressione e sensibilità allo stress.

Le persone spesso non si rendono conto che stanno digrignando i denti. Nella maggior parte dei casi, questo fenomeno viene notato da parenti e partner. In altri casi, il dentista nota l’usura dei denti.

Poiché non esiste un trattamento specifico e definitivo per il bruxismo, può essere utilizzato un overbite, un dispositivo che impedisce il contatto tra i denti. Ovviamente, molto dipende anche dalle cause che lo causano. Se il problema è emotivo o psicologico è opportuno intervenire anche con tecniche di rilassamento o rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Ci sono due tipi di bruxismo. Primaria o idiopatica, in persone in buona salute che digrignano i denti a causa dello stress. Invece, il bruxismo secondario può essere dovuto a: problemi occlusali, farmaci o altre sostanze, disordini del sonno o disturbi neurologici o psichiatrici, malnutrizione, disturbi del sistema endocrino).

 

Condividi questo articolo
Exit mobile version