Il Decreto Milleproroghe, ormai pronto per la conversione in legge, porta con sé importanti novità per le piccole e medie imprese italiane. Tra queste, spicca la proroga al 31 dicembre 2024 del credito d’imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle PMI, istituito dalla legge n. 205 del 2017.
Il bonus quotazione PMI
Il bonus quotazione PMI è un incentivo pensato per favorire l’ammissione delle piccole e medie imprese alla negoziazione su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione europei. Le PMI che optano per questa strada possono usufruire di un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 500.000 euro.
Le nuove regole
Inizialmente previsto fino al 31 dicembre 2020, il bonus quotazione PMI ha subito diverse proroghe fino al 31 dicembre 2023. Con il Decreto Milleproroghe, il beneficio viene ulteriormente esteso fino al 31 dicembre 2024, con uno stanziamento apposito per l’anno 2025.
Chi può beneficiare del bonus
Possono accedere al credito d’imposta le imprese che occupano meno di 250 persone e che rispettano determinati limiti di fatturato e attivo totale di bilancio. In particolare, devono aver avviato una procedura di ammissione alla negoziazione su un mercato regolamentato o MTF di un paese europeo dopo l’entrata in vigore della legge di bilancio 2018.
Utilizzo e stanziamenti
Con le nuove disposizioni, il credito d’imposta può essere utilizzato entro il limite di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, e di 6 milioni di euro per l’anno 2025. Questo permetterà alle PMI di continuare a beneficiare dell’incentivo e di puntare alla crescita attraverso la quotazione sui mercati internazionali.
Il Decreto Milleproroghe rappresenta dunque un passo importante per sostenere la competitività e lo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane, offrendo loro nuove opportunità di finanziamento e visibilità a livello internazionale
