Tra i benefit che un’impresa può offrire ai propri lavoratori rientrano servizi e opere di carattere sociale e collettivo con finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto. Questi benefit spesso vengono sottovalutati ma possono rappresentare una buona opportunità per i dipendenti.
Un aspetto importante da considerare è che quando questi tipi di benefit vengono offerti dal datore di lavoro alla generalità o a categorie di dipendenti e ai loro familiari (anche non a carico in alcuni casi), il valore degli stessi è esente sia a livello contributivo che fiscale. Questo significa che non sono soggetti alle tasse e ai contributi.
È fondamentale specificare che per “categorie di dipendenti” si intendono gruppi di lavoratori con le stesse caratteristiche, non necessariamente in riferimento alle categorie del codice civile come dirigenti, quadri, impiegati e operai. L’esenzione si applica sia quando il benefit è erogato volontariamente dall’azienda, sia quando è previsto da disposizioni contenute in un contratto, accordo o regolamento aziendale.
Per quanto riguarda il trasporto collettivo, il datore di lavoro può agevolare i dipendenti garantendo un servizio navetta organizzato internamente o affidandolo a terzi, come i servizi pubblici. In questo caso, il pagamento è a carico dell’azienda. Inoltre, è prevista la non imponibilità del rimborso degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale del dipendente e dei familiari a carico.
È importante ricordare che, affinché i familiari possano essere considerati a carico del lavoratore, devono avere un reddito annuo.