I titoli bancari a prova di crisi da acquistare nei prossimi tempi

Di Alessio Perini 2 minuti di lettura
Titoli bancari

Alcuni titoli finanziari, ed in particolare bancari, potrebbero davvero essere davvero infallibili e converrebbe acquistarli prima della fine del 2020.

Le azioni finanziarie raramente creano scambi interessanti. Passano attraverso frenetici movimenti dei prezzi, ma quelli in genere non durano a lungo. Attualmente i titoli bancari sono circa del 20% superiori ai minimi di marzo, ma sono circa la metà di quelli dell’S&P 500. Sono all’altezza della reputazione di non poter sostenere i rally a lungo. Ciò non significa che gli investitori non possano trarne profitto, perché le stesse cose che li rendono un po’ noiosi, potrebbero generare profitti.

Puntare sulle Banche come opportunità di generare valore

Le società finanziarie hanno recentemente subito i loro stress test obbligatori, in modo da ridurre i rischi. Ma anche se i risultati sono stati buoni, le autorità hanno imposto limiti alle loro attività di ingegneria finanziaria. Non possono effettuare riacquisti e i loro dividendi sono ora legati alla loro performance finanziaria. Gli investitori hanno reagito negativamente ai titoli, non a causa della stessa scorecard, ma piuttosto dal fatto che dovranno sottoporsi a ulteriori test entro la fine dell’anno.

Wall Street odia l’incertezza, e questo aggiunge un altro punto di rischio al programma tra pochi mesi. Fortunatamente per i tori, il rischio principale è molto diverso dal rischio imminente. Le banche hanno bilanci fortissimi nonostante le condizioni economiche e andranno sicuramente bene.

Con questo in mente, i titoli che dovrebbero essere presi in considerazione e che potrebbero produrre profitti relativamente facili anche nel 2021, sono:

  1. JPMorgan (JPM)

  2. Wells Fargo (WFC)

  3. Financial Select Sector SPDR Fund (XLF)

Analizzando bene i tre titoli notiamo che i primi due sono colossi della Finanza americana, con una storia ultra centenaria alle spalle. Pensiamo a Wells Fargo, ad esempio, fondata addirittura nel lontanissimo 1852. Il terzo titolo è in effetti un ETF, ma con una grande responsabilità riguardo ai titoli finanziari.

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