Il Ministero della Transizione Ecologica ha presentato al Consiglio di Stato e alla Commissione UE una bozza di Regolamento sui RENTRI (Registro Nazionale per la Tracciabilità Elettronica dei Rifiuti). Ci si può informare già sul sito web e comprendere i primi passi del Laboratorio sperimentale per la prototipizzazione funzionale del Registro Elettronico Nazionale sulla tracciabilità dei Rifiuti
Cosa è i RENTRI?
Il RENTRI aveva già introdotto un modello di gestione digitale per l’assolvimento degli adempimenti quali l’emissione dei formulari di identificazione del trasporto, e la tenuta dei registri cronologici di carico e scarico. Il RENTRI è suddiviso in due sezioni: la Sezione dell’Anagrafica degli iscritti, che raccoglie anche le autorizzazioni ambientali e la Sezione della Tracciabilità, che raccoglie i dati annotati nei registri e nei formulari.
I nuovi commenti possono essere accettati entro la fine dell’anno, dopodiché il MiTE adotterà un regolamento che stabilisce RENTRI con nuove regole tecniche per il monitoraggio dei rifiuti.
Proseguono intanto le sperimentazioni in collaborazione con le associazioni di categoria, l’Anagrafe Nazionale Gestori Ambientali e Unioncamere.
Entro dicembre 2022 sono attesi in Gazzetta Ufficiale il Regolamento MiTE con Regolamento RENTRI e nuovi modelli per gli operatori (schede di carico e scarico e moduli di identificazione).
L’entrata in vigore delle nuove normative è prevista due mesi dopo la pubblicazione del Regolamento, ovvero nel primo trimestre del 2023. Tuttavia, per l’effettiva registrazione del SISTRI (Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti), esse devono superare altri 12 mesi e iniziare con un sistema funzionale e meglio gestito affinché RENTRI possa rappresentare un supporto concreto (automazione degli adempimenti e garanzia dell’interazione del sistema con l’Anagrafe dei Sistemi di Controllo), e non un onere insopportabile per le aziende e gli operatori coinvolti.
La necessità di avviare il nuovo sistema deriva anche dalle Direttive comunitarie volte a promuovere l’economia circolare, che è anche in linea con gli obiettivi del PNRR.