I ricercatori hanno dipinto con il laser perché i laser

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
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Optica 8, 577 – 585 (2021) I ricercatori dell’Università ITMO della Russia hanno sviluppato un pennello laser che dipinge dipinti senza usare vernice. (Prova a dirlo tre volte velocemente.) Lo strumento di pittura laser è in realtà più uno strumento di incisione, creando strutture microscopiche in metallo che riflettono lunghezze d’onda della luce che corrispondono al giallo, al rosso e ad altri colori.

Le immagini prodotte dal pennello laser sono larghe solo pochi millimetri e contengono dettagli incredibili e nitidi. I colori sono anche molto vibranti, grazie in parte all’uso del “colore strutturale”. Non ci sono pigmenti in questi “dipinti”, solo nanostrutture incise dallo strumento laser. Queste strutture possono diffondere determinate lunghezze d’onda della luce, aspirando efficacemente i colori indesiderati e riflettendo solo i colori scelti dall’artista.

Ma come puoi vedere nelle foto e nel video sopra, questo processo ha una tavolozza di colori molto limitata e molto vibrante. Altri processi di “nanopittura” producono una gamma più ampia di colori, quindi cosa dà? Il team della ITMO University afferma che il pennello laser è il primo passo verso uno strumento commerciale di “nanopittura” per artisti e che la tavolozza dei colori del dispositivo non è importante quanto l’usabilità, la velocità e la durata dei “dipinti”.

Le immagini realizzate con il pennello laser non hanno requisiti di archiviazione speciali e dovrebbero durare indefinitamente. Il pennello laser consente inoltre agli artisti di cancellare o sostituire i colori, due caratteristiche che non troverai in altri metodi di “nano pittura”.

Il pennello laser è chiaramente un prodotto praticabile e potrebbe aiutare a rivoluzionare l’arte visiva. Ma non si sa quando questo tipo di dispositivo raggiungerà il pubblico in generale o quanto costerebbe. Per ora, tutto ciò che possiamo fare è aspettare che i ricercatori migliorino la tecnologia e, si spera, aggiungano qualche altro colore alla tavolozza.

Fonte: Optica 8, 577 – 585 (2021) via Ars Technica

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