I nonni: se in salute sono un’ottima risorsa per l’economia della famiglia

Di Barbara Molisano 4 minuti di lettura
pensionati

All’indomani della Festa dei Nonni, istituita per legge dal parlamento italiano nel 2005, occorre riflettere su questa grande risorsa non solo sociale ma anche economica del Belpaese. Se in salute gli Over 80 sono infatti una risorsa importante anche per l’economia familiare.

FederAnziani: preoccupata per come potremmo affrontare il caro bollette

“Quella di quest’anno sarà una festa più amara per i nostri nonni in un contesto di vera e propria emergenza che li vede stritolati su più fronti dal caro bollette, dalle conseguenze della guerra in Ucraina, dal Covid-19 e dal suo impatto sul sistema sanitario. Tutto questo a fronte del contributo che da sempre i nonni danno alle famiglie dei loro figli e nipoti: 38,2 miliardi di euro l’anno, secondo i dati del Centro studi Senior Italia FederAnziani. Da qui, l’appello dell’organizzazione della terza età alle forze della politica, in questo momento di ridefinizione del quadro e di prossima nascita di un nuovo governo, perché quest’emergenza venga affrontata fattivamente, che si affianca all’appello ad affrontare per tempo lo scenario di una società in continuo invecchiamento, dove già da oggi una problematica come quella del declino cognitivo rappresenta il vero tallone d’Achille del nostro welfare”

Un contributo importante per la nostra economia

I nonni in Italia contribuiscono con oltre 38,2 miliardi ai bilanci delle famiglie.

“In Italia, infatti, ci sono 12 milioni di nonni e, oltre a prendersi cura dei nipoti, sostengono economicamente le famiglie dei figli, soprattutto per comprare vestiti, giochi, libri, pagare la scuola dei nipoti o attività varie, e pagare il mutuo . o affittare a casa o semplicemente fare la spesa. Senza calcolare il costo economico della cura dei nipoti”.

Secondo il Centro Studi Senior Italia FederAnziani, il 92,8% degli anziani aiuta o ha aiutato finanziariamente i propri figli e nipoti, spesso (48%), a volte (34,7%) o raramente (10,1%) e solo il 7,2% non lo ha mai fatto. Tra coloro che hanno aiutato le famiglie dei propri figli, il 41,8% ha trasferito mensilmente da 100 a 500 euro, l’8,2% – da 500 a 1.000 euro, e il 7,3% – anche più di 1.000 euro al mese. Le cifre previste per gli anziani sono circa 38,2 miliardi. Il 42,2% dei nonni ha contribuito a sostenere le varie spese  dei nipoti, come l’acquisto di vestiti, vestiti, giochi, tasse scolastiche, corsi di attività fisica, musica, ecc., il 15,5% ha contribuito a pagare i prestiti per la casa o l’affitto, il 13,7% ha donato denaro ai figli per l’acquisto, il 12,3% ha pagato le bollette dei figli, il 9% le tasse.

Nonni e nipoti: un binomio importante

Ma non meno importante è l’aiuto legato alla cura dei nipoti: il 35,5% trascorre con loro fino a 10 ore a settimana, il 24,4% si prende cura di loro dalle 10 alle 20 ore, il 7,4% dalle 20 alle 40 ore e il 7,4% oltre 40 ore

L’aiuto nella cura dei nipoti consiste principalmente nell’accudirli in assenza dei genitori (46,2% degli intervistati), nel portarli a scuola o nell’accompagnarli a vari eventi (43,3%), nel portarli al cinema o in altri luoghi di intrattenimento ( 9,4%) e portali con te in vacanza (7,9%).

Alla domanda: “Pensi che i tuoi nipoti avranno ancora bisogno di te?” Sei nonni su 10 rispondono positivamente: il 53,6% è convinto che il lavoro di cura continuerà a essere il principale supporto, e il 7,7% crede che dovrà dare nuovamente una mano dal punto di vista economico.

 

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