Una recente ricerca condotta da Ipsos per la Fondazione Clariane, con il supporto di Korian in Italia, rivela una crescente attrattiva delle professioni sanitarie tra i giovani europei sotto i 20 anni. Il settore si posiziona al terzo posto tra le preferenze professionali, subito dopo il lusso e l’educazione, evidenziando un interesse particolare per ruoli medico-ospedalieri.
Aspirazioni vs realtà
Nonostante l’interesse, esiste un divario tra le aspirazioni dei giovani e la loro percezione delle professioni sanitarie. Fattori come il bilanciamento vita-lavoro, la flessibilità oraria e il compenso sono visti come punti critici. L’indagine di Ipsos, coinvolgendo 2100 giovani di sette Paesi europei, mette in luce come queste professioni siano viste in modo diverso a seconda della nazione, con l’Italia che mostra preferenze diverse rispetto alla media europea.
I settori più ambiti
Le professioni nel settore del lusso e dell’educazione dominano le preferenze dei giovani europei, ma quelle sanitarie non sono lontane. Tra queste ultime, figure come psicologi, fisioterapisti, dietisti, logopedisti e medici guadagnano terreno. La ricerca evidenzia una maggiore inclinazione femminile verso il settore dell’assistenza sanitaria, con una prevalenza di interesse da parte della middle class.
Motivazioni e sfide in Italia
I giovani italiani mostrano un’alta considerazione per il bilanciamento tra vita privata e professionale e l’appeal della professione, ponendo anche grande enfasi sul salario e sulle possibilità di avanzamento di carriera. Le professioni sanitarie attirano per la loro utilità sociale, l’orgoglio e la possibilità di lavorare in team. Tuttavia, le sfide come l’eccessivo carico di lavoro e la difficoltà nel bilanciare gli impegni personali con quelli professionali rappresentano ostacoli significativi.