Dopo 14 giorni d’inferno a giugno, gli obblighi fiscali di luglio sono in vigore anche per i contribuenti, che promettono di essere altrettanto pesanti. In totale sono 263 le rate, per lo più pagamenti, che si accumuleranno fino alla fine del prossimo mese a causa dei continui ritardi che il governo sta predisponendo per far tirare un sospiro ai cittadini in precarie condizioni a causa della crisi economica.
Il termine ultimo per il pagamento del saldo o del primo acconto delle imposte dirette e dell’IVA scade l’ultimo giorno di giugno, seguito dal pagamento dell’imposta sostitutiva , dopodiché il motore fiscale deve ripartire il 1° luglio con l’invio delle già “famose” fatture fiscali, rimaste congelate negli ultimi mesi.
Come se non bastasse, il 10 settembre, come previsto dal decreto Sostegni bis, le partite IVA che intendono richiedere un contributo in base alle voci di bilancio devono preventivamente presentare la dichiarazione dei redditi.
Per quanto riguarda i pagamenti previsti per il 30 giugno, secondo Il Sole 24 ore, arriverà un nuovo Dpcm, che annuncerà lo slittamento del saldo e del primo acconto delle imposte dirette e dell’Irap dal 30 giugno al 20 luglio, tutto senza maggiorazioni. Previsto anche un ritardo fino al 20 di agosto, ma in questo caso sarà obbligatorio il versamento dello 0,4% aggiuntivo.
Va notato che il trasferimento dei pagamenti a giugno interesserà solo quella categoria di contribuenti a cui si applica l’ISA, ovvero indicatori sintetici di affidabilità economica.
C’è però un po’ di confusione in merito al pagamento dell’imposta delle rivalutazioni, scaduta a fine giugno. Entro il 31 luglio, cioè l’ultimo giorno del mese successivo a quello fiscale, le società che hanno approvato il bilancio devono pagare entro il termine più lungo di 180 giorni previsto dalla proroga concessa dal governo.
Il problema è che dato che il 31 luglio è sabato, la scadenza è spostata subito al 2 agosto, quando, però, inizia lo stop estivo per gli adempimenti fiscali. Pertanto, tutto sarà rinviato al 20 agosto.
Inoltre, dal primo luglio dovrà riprendere l’invio delle cartelle esattoriali. La condizione è obbligatoria, perché il governo potrebbe emanare un nuovo decreto-legge, che rinvierà ulteriormente al 31 agosto il rinnovo della riscossione. Infine, entro il 31 luglio è previsto il versamento dei contributi differiti del mondo finanziario (4 rate per la rottamazione ter, e 2 per il saldo e stralcio). Inoltre, in questo caso, i pagamenti saranno posticipati fino alla fine di settembre, quando l’apparato fiscale tornerà a funzionare.