Stonehenge, il più celebre ed imponente cromlech mai realizzato,si rassegna alla follia del tempo e, dopo il recente crollo, fugge subito in cerca di rifugio. Il cambiamento climatico non perdona nemmeno la storia.
Stonehenge, forse la struttura più misteriosa al mondo, potrebbe essere a rischio a causa di eventi meteorologici sempre più estremi e si sta preparando per una ristrutturazione. Il famoso circolo megalitico neolitico esiste da 4.500 anni, affascinando generazioni e generazioni di spettatori che ancora si interrogano sulla sua origine. Tuttavia, sembra che il futuro delle tue pietre non sia così scontato. I vecchi blocchi vengono distrutti. Tra i motivi ci sono senza dubbio l’erosione naturale e alcuni interventi mal gestiti in passato, ma anche il ruolo di condizioni climatiche chiaramente estreme. Stonehenge è fatto di arenaria chiamata sarsen, un materiale intrinsecamente pieno di buchi. Alcuni però diventano troppo profondi: quando fa troppo caldo le pietre si seccano, quando piove si allagano. E purtroppo per loro, questa svolta degli eventi sta diventando troppo frequente.
Da un’analisi risulta che il primo danno davvero impattante è stato a un’ architrave che era già crollato nel 1900 e che era stato già riparato nel 1958, e questo potrebbe essere solo il primo. Questa è una corsa contro il tempo e l’English Heritage Association che gestisce il sito lo sa bene. Per questo ha avviato un progetto di ristrutturazione attraverso il quale, anche grazie alla moderna tecnologia, spera di preservare la fragilità di un punto di riferimento unico nel suo genere e conosciuto in tutto il mondo. Il primo ponteggio è già stato installato e un team di esperti e ingegneri è al lavoro per identificare i punti di intervento. Una vera staffetta per la conservazione dell’opera misteriosa per eccellenza. Lavoro sostanzioso per tramandare Stonehenge ai discendenti in modo che anche loro possano divertirsi cercando di svelarne il mistero.