Hai fatto delle operazioni finanziarie? Potresti dover pagare la Tobin tax

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(QuiFinanza.it) In cosa consiste la Tobin tax? Ma soprattutto come funziona? Con questa espressione, oggi come oggi, si fa riferimento ad una particolare imposta sulle transazioni finanziarie. Il termine Tobin tax richiama direttamente il premio Nobel James Tobin, che, nel lontano 1972, per primo aveva proposto di sottoporre le transazioni finanziarie ad una tassazione.

James Tobin aveva teorizzato un tipo di tassazione che è molto diversa rispetto a quella che viene applicata oggi. Quanto era stato ipotizzato nel 1972 era riferito ad un contesto economico-finanziario completamente differente rispetto a quello di oggi. Ma soprattutto aveva un obiettivo ben diverso.

In cosa consisteva la Tobin tax teorizzata da James Tobin? Secondo le indicazioni originali avrebbe dovuto consistere in un piccolo prelievo percentuale sulle transazioni valutarie. Il suo scopo era quello di andare a scoraggiare la speculazione su questi particolari mercati. Si puntava, inoltre, a limitarne la volatilità in un contesto economico finanziario che aveva appena visto l’abolizione degli accordi di Bretton Woods. Questi accordi avevano limitato le fluttuazioni dei cambi valutari, grazie ad un rapporto di cambio rigido tra il dollaro e l’oro.

La Tobin tax oggi ha cambiato leggermente volto. Viene applicata alle transazioni azionarie e ai contratti derivati, che hanno i titoli azionari come sottostanti. L’obiettivo di questa tassa è la produzione di un gettito fiscale nel contesto di un mercato tendenzialmente speculativo.

Il significato della Tobin tax

A cosa serve, oggi come oggi, la Tobin tax? Quale è il suo significato? Prima di procedere è bene sottolineare che, almeno a livello internazionale, i paesi con i mercati finanziari maggiormente avanzati vedono abbastanza negativamente questa imposta. La Tobin tax trova applicazione nei paesi i cui mercati finanziari non risultano essere particolarmente avanzati, come ad esempio è l’Italia.

Decidere di introdurre una qualsiasi imposta sulle transazioni azionarie in paesi come l’Italia, dove i mercati finanziari non appaiono sufficientemente sviluppati – in un contesto di globalizzazione internazionale – può stupire. Questa imposta non potrà, in alcun modo, stimolare in qualche modo gli investimenti finanziari. Se questa valutazione risulta essere teoricamente corretta, è necessario sottolineare che la Tobin tax favorisce lo sviluppo del sistema bancario, che diventa il principale strumento di finanziament


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