Guida per chiedere un aumento di stipendio

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
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Prima di bussare alla porta del proprio capo per chiedere l’aumento, occorre imparare bene a pesare le parole e al momento giusto per chiedere.  Ecco una mini guida su misura per te!

Ecco alcuni consigli pratici di career coach professionisti su come chiedere correttamente un aumento al proprio capo, anche in tempi di crisi. Su cosa scommettere per convincere il capo dell’azienda o il suo diretto superiore? Non mancano i consigli di esperti specifici.

  • Prima di chiedere più soldi, è meglio sapere quanto guadagnano i dipendenti di altre aziende (e della tua) per lo stesso lavoro e per lo stesso livello di occupazione per fare leva sul mercato e sulla logica di retention: è meglio evitare di usare come pretesto il bisogno di più soldi. Questo può essere controproducente.
  • Un altro consiglio sull’orario giusto per parlare con il tuo manager: evita quelli in cui prevale la fretta (vicino alle riunioni, ecc.), evita il venerdì sera alle 18:00 o il lunedì mattina alle 9:00. Il momento ideale è dopo la pubblicazione del bilancio del trimestre o dell’anno, purché questi numeri siano positivi.
  • Non parlarne in un ambiente troppo informale e in modo troppo informale. Scegli un atteggiamento che sia allo stesso tempo professionale e colloquiale. Molto importante: trova le parole giuste per iniziare a chiedere un aumento. Le prime parole sono importanti. Una frase tipica potrebbe essere: “Vorrei parlarti di ciò che conta davvero per me, è un buon momento?” Questo raggiunge un duplice scopo: trasmettere la sensazione che stiamo per parlare di un argomento serio e importante, ma allo stesso tempo creare un clima di fiducia tra le parti. Solo a questo punto arriverai al punto: convinci il tuo capo non che hai diritto ad essere promosso, ma che se lo merita e che fa bene all’azienda.
  • Dobbiamo parlare dei risultati ottenuti e di come siamo riusciti ad aumentare il fatturato, risparmiare risorse o migliorare il prodotto. In questa fase è necessario mostrare in una tabella i dati trovati, confrontando il proprio stipendio con quello di aziende concorrenti di pari grado (a patto che queste ultime siano nettamente superiori), ma sottolineando sempre che ti piace lavorare in azienda e che sarebbe bello restare in futuro.
  • Naturalmente bisogna anche prepararsi ad ricevere un rifiuto: la cosa potrebbe essere dovuta alla recessione, ma non scontata vista la necessità di puntare sui migliori talenti per tornare al top e ricominciare. Motto: tieni la porta aperta e chiedi consiglio al tuo manager su quando è il momento migliore per riprovare.

Una carta importante da giocare è chiedere in alternativa benefici non monetari, come un nuovo lavoro o la partecipazione a corsi di formazione e sviluppo professionale per migliorare la propria posizione professionale.

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