Guida all’osteofitosi

Di Valentina Ambrosetti 3 minuti di lettura

Il processo di formazione degli osteofiti, o piccoli “spicchi” ossei che si sviluppano lungo i bordi delle articolazioni interessate da processi infiammatori cronici e degenerativi come l’artrite reumatoide o l’artrosi. Possono formarsi all’interno o all’esterno dell’articolazione. Diventa quindi una patologia di interesse medico quando il processo mette in pericolo la salute del paziente o gli impedisce di svolgere le sue attività quotidiane.

Invece, nei casi più gravi, può comprimere le strutture adiacenti all’articolazione, come un nervo che esce dal canale spinale. I sintomi in questo caso saranno neurologici e, a seconda della gravità dei sintomi, il medico specialista determinerà la direzione terapeutica. Il tessuto osseo è costituito da sali minerali, acqua e osseina. Fosfato e carbonato di calcio conferiscono alle ossa durezza e forza, la proteina osseina ne garantisce l’elasticità. Può essere compatto o soffice. Nel tessuto osseo troviamo osteociti, osteoclasti e osteoblasti. L’equilibrio e il rinnovamento di queste tre cellule assicura il mantenimento delle caratteristiche fisiologiche dell’osso. Fortunatamente, la malattia è generalmente asintomatica. Pensa a un osteofita come una spina nella tua scarpa, puoi camminare tutto il giorno senza accorgertene, oppure può scivolare proprio sotto l’alluce e impedirti di continuare. Gli osteofiti si comportano in modo simile.

Sebbene di solito asintomatica, l’osteofitosi può diventare piuttosto dolorosa e debilitante e contribuire alla degenerazione della cartilagine nell’articolazione.

I sintomi, se presenti, variano a seconda della posizione dell’osteofita. Tra i principali:

Il dolore, che inizialmente compare solo durante il movimento ma può trasformarsi in un aumento del dolore, è presente anche a riposo.
L’usura della cartilagine poiché lo sperone osseo aumenta l’attrito.
Diminuzione della mobilità articolare.
Gonfiore locale (dovuto all’infiammazione).
Crampi muscolari.
Sensazione alterata (a causa dell’irritazione che gli osteofiti possono causare alle strutture nervose adiacenti).
Irritazione della radice nervosa, che può causare debolezza muscolare e dolore radiante.
Difficoltà di movimento e, se si manifesta in punti critici dell’articolazione, limitazione funzionale.
Pertanto, gli osteofiti possono causare infiammazioni delle articolazioni con tutti i segni e sintomi di questo processo: dolore, gonfiore, calore, arrossamento e limitazione dei movimenti.

Inoltre, gli osteofiti possono entrare in contatto con i nervi e le strutture nervose, come nella colonna vertebrale, e causare sintomi neurologici. La compressione dei nervi porta a una sensazione ridotta lungo il percorso del nervo, a una diminuzione della forza muscolare e a un forte dolore. Infine, se subordinata ad altre patologie (ad esempio, artrite reumatoide, stenosi spinale, artrosi, ecc.), i sintomi tipici di quest’ultima sono associati anche all’osteofitosi.

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