Guida alla pensione sociale: è il momento di informarsi

Di Redazione FinanzaNews24 6 minuti di lettura
pensioni

La pensione sociale è una forma di sostegno previdenziale, istituita dalla legge 153/1969 e sostituita dal 1996 da un sussidio sociale, rivolta alle persone a basso reddito che non hanno accesso alla pensione di vecchiaia, come quelle che non hanno mai ha lavorato o ha lavorato per brevissimo tempo senza accumulare pagamenti sufficienti (almeno 20 anni di contributi).

Quindi, per queste persone in Italia esiste un beneficio sociale, il regime INPS, riconosciuto a chi non ha una posizione autonoma, ad esempio per i tutori familiari e le casalinghe.

Quali sono i requisiti per percepire la pensione sociale?

Il sussidio di assistenza si configura come una prestazione previdenziale che viene corrisposta a chi è economicamente svantaggiato, che viene verificato dall’ISEE al di sotto di determinate soglie, poiché si tratta di un sussidio per le persone bisognose, che devono quindi possedere determinati requisiti. di età, residenza e stato di reddito:

– 67 anni;
– cittadinanza italiana o cittadinanza di altro Paese europeo se iscritti all’anagrafe del comune di residenza o cittadini non comunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo;
– residenza effettiva, stabile e permanente in Italia da almeno 10 anni;
– Stato di necessità finanziaria o di mancato rispetto dei requisiti reddituali stabiliti per l’anno in corso.

Quali sono i requisiti di reddito per le prestazioni di previdenza sociale nel 2022?

L’ammissibilità ai benefici è determinata sulla base del reddito personale dei cittadini single e del reddito complessivo del coniuge dei cittadini coniugati, sulla base di soglie stabilite annualmente.

Oggi, secondo le soglie di reddito per il 2022 (Circolare INPS n. 197/2021 e Circolare INPS n. 33/2022), entro le quali è possibile percepire la vecchia pensione sociale, l’assistenza sociale corrisponde integralmente a chi: reddito, se non coniugati; hanno un reddito massimo di € 6.079,45 annui se coniugati.

La prestazione sociale 2022 va invece ridotta in caso di: reddito complessivo con coniuge da 6.079,45 a 12.158,90 euro; Reddito personale annuo fino a 6.079,45 euro per single.

Quanto percepisci dalla tua pensione sociale?

La pensione sociale per il 2022 è di 468,11 euro per 13 mesi (prima era di 460,28 euro). L’importo viene pagato in parte se si dispone di un reddito inferiore all’importo dell’assistenza sociale, fino all’importo previsto.

Si precisa che la pensione sociale è compatibile con la pensione di cittadinanza: con i requisiti stabiliti dal PdC, gli aventi diritto possono fruire di cure, che possono arrivare ad un massimo di 780 euro.

Qual è l’importo delle prestazioni sociali dopo 70 anni?

L’importo della prestazione sociale aumenta a partire dai 70 anni di età secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2002. Si tratta di un aumento di 191,74 euro. Tale incremento è interamente imputabile ai pensionati single senza reddito ed in parte ai pensionati coniugati con reddito annuo non superiore a euro 8.476,26, euro 14.459,80 se coniugati.

Così, a partire dai 70 anni, la pensione sociale può oscillare tra 516,46 e 659,85 euro al mese, sempre per tredici mesi.

Come aumentare il pagamento sociale?

L’articolo 70, comma 1, della Legge di Bilancio per l’anno 2001, oltre alla sovvenzione prevista per gli over 70 anni, prevede una sovvenzione ineguagliabile di 12,92 euro mensili per coloro che:

– hanno un reddito annuo inferiore a 6.145,75 euro annui (12.854,14 euro per i coniugi), ma l’aumento integrale è solo per coloro che hanno un reddito annuo inferiore a 5.983,64 euro (12.686,18 per i coniugi);
– aver raggiunto l’età di 67 anni (aumento a 70 anni).

Quando viene riscossa la pensione sociale per le donne?

La pensione sociale per le donne è la stessa degli uomini, non ci sono differenze di taglia e requisiti. Per le donne c’è però anche la pensione di casalinga, che viene corrisposta dall’omonimo fondo Inps alle donne che non hanno contributi al lavoro.

I requisiti sono gli stessi della prestazione sociale, ma il Fondo Casalinghe deve essere versato personalmente, autofinanziando la pensione.

Possono iscriversi al Fondo Casalinghe anche gli uomini, il vantaggio è che dopo aver completato almeno 5 anni di contributi, possono in alternativa ricevere:

– pensione di invalidità, riservata a coloro che hanno dimostrato l’incapacità a qualsiasi attività lavorativa;
– pensione di vecchiaia al raggiungimento dei 57 o 65 anni di età nei casi in cui le erogazioni non siano sufficienti per maturare prestazioni sociali di importo non inferiore all’importo delle prestazioni sociali maggiorato del 20%.

L’importo della pensione è determinato in base al metodo di calcolo contributivo, tenendo conto anche della valutazione periodica da parte dell’ISTAT del PIL. In linea di massima, con 35 anni di contributi si può ottenere una pensione di mille euro mensili.

 

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