Il fatto che gli italiani siano particolarmente legati alla casa non è una novità, tanto che, secondo un’indagine Doxa, la casa è al primo posto nella lista delle priorità per il 74% dei nostri connazionali. E mentre la maggior parte degli abitanti del Belpaese afferma di sentirsi a proprio agio a casa, molti ammettono che se potessero, farebbero dei cambiamenti: solo il 55% infatti afferma che la propria casa è una vera espressione della propria personalità e dei propri gusti.
E molti vorrebbero avere in casa nuove tecnologie, come i termostati intelligenti, diventati ormai non solo strumenti di domotica, ma anche oggetti iconici di design.
Allora cosa sognano gli italiani nella casa ideale? Secondo un sondaggio di Houzz, piattaforma online specializzata in arredamento, design e riforma, il nido che i nostri connazionali desiderano è un ambiente accogliente con il calore del legno (per parquet, pavimenti e mobili) ma anche colori neutri per il colore delle pareti. Impianti ecosostenibili, di cui si deve tenere conto per bilanciare uno stile urbano con una filosofia di vita più green, compresa l’installazione di elettrodomestici che consumano meno energia e la sostituzione delle vecchie caldaie con modelli a condensazione in grado di ridurre le emissioni di gas.
Tra i desideri degli italiani per la casa spicca anche l’open space: la cucina è ancora la stanza centrale della casa, ma si fonde con il soggiorno, creando un ambiente unico senza confini netti, l’esterno, invece, diventa un prolungamento degli interni, arredato come se fosse un soggiorno.
La casa ideale però non è solo design, ma ha anche comfort tecnologici, infatti deve essere domotica. Gli italiani vogliono dispositivi domotici per, nel 14% dei casi, controllare tende, finestre, porte e cancelli. Per il controllo intelligente del riscaldamento opta 13% degli intervistati. Inoltre il 24% di chi ristruttura casa dopo l’acquisto richiede almeno un elemento domotico. Gli strumenti intelligenti a disposizione per la casa, a loro volta, si sono evoluti non solo nella funzionalità e nell’affidabilità, ma anche nell’aspetto: le vecchie “scatole” che qualche anno fa erano nascoste negli angoli meno visibili sono ora vere e proprie opere d’arte.