Guida al Green Pass: dovrebbe essere attivo ma mancano ancora alcuni dettagli

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Varrà per 9 mesi e si ottiene già dopo la prima dose. Si attendono le indicazioni del ministero della Salute

Questa estate desideriamo tutti il Green Pass, la certificazione Covid-19 che  ci consentirà di andare in vacanza e che varrà per nove mesi. La grande novità degli ultimi giorni è che si  otterrà non più alla fine del ciclo di vaccinazione ma già dopo la prima dose. I dettagli ufficiali emergono dal decreto del 18 maggio 2021 n.65. L’Italia così si adegua alla legislazione europea. Attualmente per avere  il Green Pass occorre: il certificato vaccinale, il risultato di un tampone antigenico rapido o molecolare negativo effettuato al massimo 48 ore prima di un viaggio, il referto della Asl che certifica la fine di un’infezione da Covid-19. Il DGT ovvero il Digital green certificate è invece la versione europea in vigore dal prossimo giugno. La versione DGT italiana ha anche un QR Code associato ad un codice identificativo univoco per tutti gli Stati UE.

Quando entrerà in vigore il Green Pass Covid-19?

Dovrebbe essere già in vigore  ma mancano ancora alcuni dettagli che giungeranno presto dal Ministero della Salute. Nel Lazio, dopo aver ricevuto entrambe le dosi del vaccino o la dose singola di Johnson & Johnson, è già possibile ottenere il certificato di vaccinazione sul fascicolo sanitario elettronico a cui si accede mediante Spid.

Per il momento gli italiani che desiderano viaggiare in Europa devono seguire regole diverse a seconda del paese in cui si trovano. In Spagna è richiesto il tampone negativo fatto nelle 72 ore prima della partenza, in Grecia è richiesto anche il certificato di vaccinazione. Nel U.K. è richiesta la quarantena di 10 giorni e due tamponi  che devono essere prenotati e pagati prima del viaggio. Divieto per gli italiani negli USA  e per coloro che sono stati in Italia nei 14 giorni precedenti. Esistono due eccezioni: la prima si riferisce ai residenti permanenti negli Stati Uniti e ai familiari di cittadini statunitensi. Inoltre meglio volare su un volo Covid Free che collegano l’America, Canada, Emirati Arabi Uniti e Giappone. con i principali aeroporti Italiani ( Roma, Milano, Napoli e Venezia).

I passeggeri di questi voli devono sottoporsi a un test molecolare o antigenico nelle 48 ore precedenti alla partenza e a un secondo tampone all’arrivo.

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