Guida ai Buoni Fruttiferi Postali: cosa fare in caso di morte? Come assicurarsi che il patrimonio rimanga protetto

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
ufficio postale

Come funziona per i buoni fruttiferi postali in caso di morte dei cointestatario?

Quando si tratta di buoni fruttiferi postali cointestati e ci si trova nella sfortunata situazione di dover affrontare la morte di uno dei cointestatari, è importante conoscere le modalità di gestione e di successione di tali titoli.

Ecco quali buoni fruttiferi vanno in successione

In caso di cointestazione dei buoni fruttiferi postali, la Cassazione ha stabilito che, nel caso in cui i buoni abbiano la clausola “pari facoltà di rimborso”, il rimborso dell’intera somma spetta a ciascun coerede del cointestatario defunto. Quindi, ogni erede avrà diritto al proprio 1/2, 1/3, o qualsiasi altra proporzione della somma totale.

La prassi consolidata di Poste Italiane prevede che, per ottenere il rimborso, sia richiesta la quietanza di tutti gli aventi diritto, inclusi gli eredi del cointestatario deceduto. Pertanto, sarà necessario presentare la documentazione richiesta e seguire la procedura stabilita da Poste Italiane per ottenere il rimborso dei buoni fruttiferi postali.

È importante tenere presente che il diritto al rimborso dei buoni fruttiferi postali in caso di morte dei cointestatari può variare a seconda delle clausole specificate nei titoli. È sempre consigliabile consultare un esperto o avvocato specializzato nel campo delle successioni per ottenere informazioni specifiche e aggiornate in base alla propria situazione.

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