Guerra Russia-Ucraina: dopo un anno ecco 5 grandi cambiamenti politico-economici

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Finanza ed economia

(BorsaeFinanza.it) Oggi si celebra mestamente l’anniversario di un anno dall’inizio della guerra Russia-Ucraina. Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022 le truppe dell’esercito di Vladimir Putin varcarono il confine che separa i due Paesi tra l’incredulità del mondo intero. L’obiettivo era quello di un conflitto lampo, con la decapitazione del capo del governo ucraino Volodymyr Zelensky e l’insediamento di un esecutivo fantoccio guidato da Mosca. Putin non aveva però fatto i conti con l’incredibile capacità di resistenza del popolo ucraino e con il fronte comune che l’Occidente ha creato a difesa di Kiev e contro le barbarie russe.

Da quel momento sono scattate sanzioni durissime volte a colpire al cuore l’economia di Mosca, comportando grossi sacrifici per tutti, ma che alla fine erano inevitabili per salvaguardare la democrazia e la libertà di determinazione dei popoli. In questi 12 mesi però molte cose sono cambiate a livello economico, finanziario e geopolitico, con un nuovo ordine mondiale che si sta ridefinendo e che detterà le regole nei prossimi anni e forse decenni. Vediamo di seguito 5 grandi cambiamenti che sono avvenuti sotto questi profili e che stanno segnando i rapporti di forza tra i vari Paesi.

La rinascita della NATO

Per tanti anni la NATO è stata un’organizzazione dormiente, al punto che nel 2019 il Presidente francese Emmanuel Macron l’aveva definita come cerebralmente morta. Nessuno più stava investendo sulla spesa per ricostruire le forze armate, nella convinzione che i Paesi membri dell’organizzazione non sarebbero mai stati minacciati. Con la guerra Russia-Ucraina, le prospettive sono cambiate. Si è fatta strada l’ipotesi che la Russia potrebbe prima o poi mettere le mani su uno degli Stati facenti parte dell’alleanza, il che ha fatto scattare lo stato di allerta e quindi calare una pioggia di spese per rafforzare la difesa.

Le operazioni della NATO lungo il suo bordo orientale si sono gonfiate e i suoi piani per le forze pronte all’azione si sono ampliati di 10 volte. Non solo. Alcuni Paesi come Finlandia e Svezia, che hanno sempre sbandierato la loro neutralità ritenendosi più sicuri stando fuori dalla NATO, vi hanno fa


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