Occorre ridurre la durata del green pass da 12 a 9 mesi e obbligo a sottoporsi alla terza dose di vaccino anti-coronavirus per il personale sanitario.
Il governo adotterà queste due misure per contrastare l’aumento dei contagi e verrà discusso il tutto in un Consiglio dei Ministri che terrà la prossima settimana. Oggi il tema non è stato ancora trattato nel Cdm. Il pressing su misure di contenimento prima di Natale arriva dai governatori di alcune regioni che vedono i dati crescere e temono una nuova ondata. Intanto il ministro della Salute Speranza ha annunciato che è in fase di preparazione un nuovo provvedimento per l’obbligo della terza dose per i sanitari, che presumo dovrebbe partire dal primo dicembre. L’arrivo di una norma ‘ad hoc’ per la terza dose andrà a sovrapporsi a quella del prolungamento dell’obbligo del vaccino covid-19 per gli operatori sanitari che ha come scadenza il 31 dicembre 2021.
Intanto dal presidente Fnomceo Filippo Anelli arrivano commenti sull’obbligo della terza dose ai sanitari: ” Il nostro parere è stato che la vaccinazione è lo strumento che ci ha fatto ridurre i contagie quindi non possiamo che essere d’accordo. Bisogna garantire la sicurezza degli operatori sanitari e la vaccinazione anti-Covid è l’unica strada. Per il precedente ciclo vaccinale siamo riusciti a immunizzare tutti i medici e operatori in poco tempo. Sono fiducioso che potremmo farcela anche questa volta, arrivando a chiudere la partita entro la fine dell’anno”.
I dati FIASO – Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere affermano che solo il 42% dei medici, infermieri e operatori in servizio negli ospedali e nelle strutture sanitarie hanno ricevuto la dose booster. Secondo FIASO : “non basta: serve l’obbligo di terza dose per sanitari”.
Per il momento il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, in riferimento a nessuna modifica dei colori delle regioni, afferma: “No, dai dati al momento la situazione è sotto controllo. Alcune regioni, come il Friuli, il Veneto, le Marche vanno un po’ attenzionate”.