Goldman Sachs: ecco le tendenze secolari contro i rischi geopolitici

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it)

Difendersi da uno scenario geopolitico che diventa sempre più instabile si può. Secondo Ashish Shah, direttore degli investimenti Public investing di Goldman Sachs AM bisogna affidarsi alle tendenze secolari. Lo sviluppo di alcune di queste tendenze è il risultato – o viene accelerato – dall’aumento dell’instabilità. “I rischi geopolitici negli ultimi anni sono arrivati da dove meno erano attesi” ha spiegato Shah nel corso di una presentazione dell’asset manager statunitense. Coadiuvato da Alexandra Wilson-Elizondo, managing director Multi-Asset Solutions e da Michael Bruun, global co-head of Private Equity, Shah ha illustrato l’outlook di Goldman Sachs.

Come proteggersi dai rischi geopolitici

Per ridurre i rischi degli investimenti legati agli eventi geopolitici, anzi in alcuni casi per beneficiarne, secondo Shah bisogna guardare ai tre grandi tendenze secolari di lungo termine:

  • Diversificazione delle catene di fornitura: le aziende sono alla ricerca di altri luoghi di produzione che non siano la Cina. A essere favoriti potrebbero essere paesi come l’India e il Giappone, due poli tecnologici importanti;
  • Sostenibilità: individui, nazioni e imprese stanno riducendo la loro esposizione ai combustibili fossili. C’è un investimento continuo nella catena del valore delle energie alternative;
  • Sicurezza, intesa non solo in senso cibernetico. Investire in sicurezza diventerà sempre più fondamentale, in tutte le sue forme. Inoltre, con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, si creeranno nuove opportunità per i malfattori e quindi sarà necessario un investimento crescente in difese cibernetiche.
  • Temi che anche Alexandra Wilson-Elizondo ha trattato nella sua esposizione, in special modo per quanto concerne la diversificazione geografica: “Da una prospettiva regionale – ha spiegato – siamo concentrati su nazioni che presentano dei vantaggi competitivi, come l’India e il Giappone. In particolare l’India ha un’economia diversificata e beneficia di una crescita resiliente e di alcune forti tendenze geografiche e demografiche. Ci aspettiamo che sempre più aziende indiane diventino importanti partner produttivi di aziende globali, soprattutto nei settori dell’acciaio, del farmaceutico o dell’auto”.

    Sul tema dell’intelligenza artificiale la manager di Goldman Sachs ha sottolineato la necessità di ampliare lo sguardo verso settori di cui per ora non si parla, come l’assistenza sanitaria. “Per noi è uno dei settori da monitorare – ha proseguito – dato il potenziale di trasformazione che deriva dall’intelligenza artificiale: sviluppo di nuovi farmaci, accelerazione della ricerca biologica, nuove tecnologie mediche, assistenza sanitaria digitale ne sono esempi”.

    L’outlook di Goldman Sachs sui tassi di interesse

    I grandi trend secolari rappresentano una base di stabilizzazione dei portafogli ma agli investitori è richiesto un passo in più. “Negli ultimi anni gli investitori si sono dovuti adattare alle turbolenze legate alla pandemia, all’aumento dei rischi geopolitici e all’impennata dell’inflazione. Saranno necessari ulteriori aggiustamenti in un mondo caratterizzato da una maggiore volatilità della crescita, da costi di capitale più elevati e da instabilità geopolitica – ha spiegato Mike Brandmeyer, global co-head e co-chief investment officer of XIG, il gruppo di investimento esterno di Goldman Sachs che gestisce investimenti di grande impatto. “Quest’anno – ha ricordato il manager – stiamo assistendo a un andamento sempre meno sincronizzato delle economie globali mentre il prossimo ci aspetta un importante ciclo elettorale”.

    Ashish Shah ha colto il lato positivo dell’introduzione di Brandmeyer affermando che “c’è spazio p


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