Glossario di Borsa: oggi parliamo dell’ Effetto Forrester

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
vocabolario della finanza

Ottavo appuntamento settimanale della rubrica “Glossario di Borsa”. Oggi spieghiamo l’ Effetto Forrester

Ribadiamo l’intento di questa rubrica che  è quello di avvicinare al “magico mondo di indici, incrementi, percentuali, cambiamenti, scambi e chi ne ha più ne metta” anche coloro che non sono “addetti ai lavoro”.

Con il termine Effetto Forrester si indica un aumento della variabilità della domanda man mano che ci si allontana dal mercato finale e si risale la catena di fornitura. questo effetto si definisce anche effetto frusta o Bullwhip. 

Questa variabilità può essere causata dalla razionalità limitata degli acquirenti e comporta una maggiore inefficienza della gestione della catena di distribuzione. Si ha infatti una maggiore intensità quanto più la catena di distribuzione è lunga (cioè quanto più ci si allontana dal consumatore per risalire verso l’azienda produttrice) e quanto sono maggiori i tempi di consegna degli ordini (Lead time).

L’effetto Forrester può essere predetto mediante dei segnali: un eccessivo livello di scorte, l’inefficacia frequente o costante delle previsioni di vendita, gli sbalzi nella richiesta di capacità produttiva, frequenti cambiamenti ai piani di produzione, necessità di sopperire allo sfasamento e ai ritardi dovuti alla gestione e trasporto degli ordini .

Le cause sono molteplici come  comportamenti irrazionali, decisioni dei singoli membri della catena di distribuzione non coordinate, comportamento opportunistico degli attori della catena.
Oltre all’aumento di scorte di sicurezza, l’effetto  porta ad un basso utilizzo del canale di distribuzione e ad un peggioramento generale del servizio con conseguente serie di costi finanziari.
Teoricamente l’effetto non si verifica se tutti gli ordini si possono soddisfare esattamente rispettando la domanda di ciascun periodo. Ciò è coerente con i risultati di esperti di gestione della catena di distribuzione che hanno riconosciuto che l’effetto frusta è un problema di gestione della catena di distribuzione e la gestione attenta degli effetti è un obiettivo importante per i gestori della catena di distribuzione. Pertanto è necessario estendere la visibilità della richiesta del cliente, per quanto possibile, dal cliente finale fino al primo fornitore della catena.

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