Global Brands, ecco come investirvi con un ETF

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it)

Amazon, Apple, Google, Microsoft. Cosa hanno in comune questi quattro nomi? La risposta è semplice, sono quattro delle maggiori big tech statunitensi. Se però aggiungessimo altri due nomi, Walmart e Samsung e ci ponessimo la stessa domanda, la risposta sarebbe più difficile da trovare. Ciò che li accomuna tutti è il fatto di ricoprire le prime posizioni nella classifica dei global brands elaborata da Brand Finance. Il valore del marchio è ciò che contraddistingue tutte le società citate e molte altre tra le quali anche le Ferrari, Gucci, Enel tra le altre.

Legal&General Investment Management (LGIM), asset manager globale con 1.350 miliardi di euro di asset in gestione, ha ampliato la sua gamma di ETF con un fondo che si concentra sulle imprese proprietarie dei maggiori brand mondiali contenuti nella classifica Global 100 List di Brand Finance. “Dagli smartphone nelle nostre tasche, fino alle auto che guidiamo, tutti noi siamo circondati da brand e tutti noi possiamo farci un’idea di base sul loro valore commerciale. La nostra speranza è che, attraverso questo ETF, le persone possano veramente esporsi finanziariamente a questi brand che ormai sono parte della nostra vita quotidiana” ha commentato Aanand Venkatramanan, responsabile ETF EMEA di LGIM.

La composizione del portafoglio

L&G Global Brands UCITS ETF, questo il nome del nuovo prodotto di LGIM che entra a far parte della gamma Access, ha come obiettivo di replicare l’andamento dell’indice Solactive BrandFinance Global Brands NTR. Al 23 settembre 2023 i principali componenti del portafoglio del benchmark erano:

  • Alphabet 5,91%
  • Amazon 5,90%
  • Nvidia 5,61%
  • Microsoft 5,21%
  • Apple 4,93%
  • Berkshire H. 4,20%
  • Tesla 4,07%
  • Meta Plat. 3,54%
  • UnitedHealth 2,51%
  • Walmart 2,33%.
  • Sono presenti tutte le principali big tech statunitensi che, forti della loro notorietà e delle loro performance in Borsa sono presenti in molti prodotti di risparmio gestito, abbassando quindi il grado di diversificazione degli investimenti. In questo caso, tuttavia, per ridurre il peso delle singole azioni, è stato posto un limite di circa il 5% al peso di ogni singolo brand, secondo la logica del “capped maket cap”.

    Il processo di selezione delle azioni su cui investire prevede una valutazione di cinque punti chiave che costituiscono il metro di giudizio di Brand Finance: investimenti del brand, azioni della società, performance del brand, impatto del brand e ricavi attesi. Inoltre vengono integrate nel processo di selezione i fattori liquidità, qualità e ESG.
    “Il brand di un business è uno degli asset finanziari più importanti. Se sfruttati in modo appropriato, i marchi forti possono consentire l’accesso a ulteriore valore per le imprese e i loro azionisti” ha spiegato Richard Haigh, managing director di Brand Finance. “I brand più forti e di valore spesso sono contraddistinti da una crescita robusta e da un’al


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