AGI – Il rendimento dei titoli italiani cala oggi in misura significativa, il merito è anche della posizione ‘colomba’ della Bce visto che proprio stamane il presidente Christine Lagarde ha ribadito la necessità di proseguire una politica accomodante. Ma ad una più attenta analisi, sull’andamento virtuoso dello spread – ossia il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi – pesano diversi fattori, e tutti molto importanti.
Il differenziale è calato fino a 100 punti, ma è soprattutto il tasso di rendimento ad aver segnato il suo maggior calo settimanale dal luglio 2020, e cioé da un anno. Non è più l’effetto ‘luna di miele’ del nuovo governo perché sono passati ormai cinque mesi: all’epoca quando Mario Draghi ricevette l’incarico, i tassi scesero al minimo storico dello 0,46%. Un calo notevole, e non fu un solo episodio. Il 2 febbraio, giorno della vigilia dell’incarico da parte di Mattarella, il differenziale si ridusse addirittura di 18 punti, a 92 punti, tornando così ai livelli di 5 anni fa. E ora di tempo ne è passato, insomma, eppure gli investitori sembrano convinti di aver riposto bene le loro aspettative. Il governo procede spedito in sella, e lo spread continua a ridursi mentre i tassi dei rendimenti dei Buoni italiani vanno giù.
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