Giovani e Mutui: pensiamo a loro e garantiamo la loro necessità di fare famiglia

Di Gianluca Perrotti 2 minuti di lettura
rincari mutui e prestiti

Contro il rincaro dei mutui il governo risponde

Il Governo modifica il DL Aiuti  per sbloccare mutui prima casa per gli  under 36 con garanzia 80%: adeguamento a tassi più elevati solo per dicembre.
Tra le modifiche introdotte dal Governo in sede di revisione del Decreto Aiuti c’è la proposta di sbloccare il mercato dei mutui prima casa per i giovani sotto i 36 anni con ISEE fino a 40.000 euro.

Introdotto negli ultimi anni e progressivamente ampliato e ricostruito, il beneficio (che dà priorità alle giovani coppie se almeno una di loro possiede dati anagrafici) è stata bloccata negli ultimi mesi a causa dell’aumento dei tassi di interesse. Deve essere applicato un tasso che non può essere superiore al TEGM (Global Average Effective Rate).

Le banche rifiutano i mutui e il Paese si blocca

Nello scenario attuale, questa voce rende molto più difficile per le banche ottenere mutui che hanno iniziato a rifiutarli. In caso di approvazione dell’emendamento, le banche potranno applicare un tasso più elevato, rimanendo all’interno della media mobile, calcolata tramite un interest rate swap a 10 anni. Il meccanismo permette di sbloccare temporaneamente il mercato concedendo una garanzia dell’80% sui mutui con tasso superiore al TEGM, offrendo così la comodità di una banca di concedere un prestito. Ma c’è un “ma”: questo meccanismo è previsto solo per il mese di dicembre. Dal 1 al 31 dicembre, quindi, saranno attivati ​​sostanzialmente mutui fino a 36 anni a tasso agevolato con garanzia dell’80%.

Una proposta già avviata da Draghi

Il governo Draghi ha già iniziato ad affrontare la questione, lasciando anche una proposta correttiva sul meccanismo alla base della proposta di modifica, che quindi deve essere approvata (molto probabilmente con maggioranza esecutiva in parlamento). L’aiuto è previsto in sala il 7 novembre. Dopo l’approvazione di Montecitorio, deve essere trasmessa al Senato, dove deve essere data l’approvazione definitiva entro il 22 novembre.

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