Giornata positiva per Piazza Affari che chiude la seduta con +0,6%

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
Piazza Affari Milano

Piazza Affari ha visto il Ftse Mib terminare la seduta di oggi con un incremento dello 0,6%, chiudendo a 35.366 punti e tra i titoli migliori, Interpump ha registrato un significativo rialzo del 5,7% dopo aver presentato risultati positivi per il primo trimestre. Seguono Mps con un aumento del 3,55%, Leonardo con un +2,6%, in controtendenza, Diasorin che ha perso il 2%, interrompendo una serie di quattro sedute consecutive di rialzi e Poste Italiane che ha chiuso con un calo dell’1,3% dopo la pubblicazione dei risultati e l’approvazione dell’accordo con Cdp.

A Wall Street, l’indice S&P 500 ha aggiornato il proprio massimo storico in seguito alla pubblicazione dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti con i prezzi al consumo che hanno mostrato un rallentamento e l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, in linea con le aspettative. Le vendite al dettaglio sono rimaste sostanzialmente invariate su base mensile (-0,1% al netto di auto e benzina), suggerendo un raffreddamento dei consumi che finora hanno sostenuto i prezzi.

Quest dati rafforzano le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Federal Reserve.

BCE verso la riduzione del costo del denaro

In Europa, il membro del Consiglio direttivo della BCE, François Villeroy de Galhau, ha confermato sostanzialmente la riduzione del costo del denaro prevista per giugno, una mossa che si inserisce in un contesto di politiche monetarie che cercano di sostenere l’economia europea. Per quanto riguarda l’Italia, la Commissione Europea ha rivisto al rialzo le stime sul PIL per il 2024, portandole allo 0,9%, ma ha leggermente ridotto quelle per il 2025, ora all’1,1% rispetto al precedente 1,2%.

Mercati obbligazionari, materie prime e Forex

Lo spread Btp-Bund si riduce a 130 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,72% e il Bund tedesco al 2,42%. Tra le materie prime, il prezzo del greggio si mantiene stabile con il Brent a 82,5 dollari al barile, nonostante l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) preveda una domanda più debole per quest’anno e le scorte di petrolio che hanno mostrato una riduzione, contribuendo alla stabilità dei prezzi. Sul mercato valutario, l’euro si è apprezzato rispetto al dollaro, con il cambio euro/dollaro che è salito a 1,087, mentre parallelamente, il cambio dollaro/yen è sceso sotto quota 155, riflettendo un indebolimento del dollaro americano.

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