Il 3 marzo di ogni anno si celebra nel mondo il World Hearing Day – Giornata mondiale dell’udito, quello dei 5 sensi che ci permette di ascoltare i suoni della vita
Secondo l’OMS circa il 5% della popolazione del globo convive con una perdita uditiva e si prevede che, entro il 2050, circa una persona su quattro sperimenterà una forma di diminuzione dell’udito. Negli ultimi anni l’allarme maggiore cresce in proporzione anche alla maggiore esposizione al rumore. Infatti L’OMS a prevedere che, a causa di abitudini di ascolto non sicure, oltre un miliardo di giovani nel mondo potrebbe essere a rischio di perdita dell’udito. Il claim lanciato dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità per la settima edizione di questa Giornata è infatti “To hear for life, listen with care!”. In occasione del 3 marzo saranno presentati dall’OMS i “Global standard for safe listening entertainment venues”, che indicheranno gli “Standard per i luoghi di intrattenimento con ascolto sicuro”. Un tema che sta molto a cuore all’OMS che, anche nei prossimi anni, continuerà a indirizzare le attività per accrescere la consapevolezza sull’importanza di un ascolto sicuro.
Nel Belpaese sono 7 milioni le persone con problemi di udito, corrispondenti al 12,1% della popolazione. L’ipoacusia riguarda tra gli over 65 una persona su tre. Solo il 31% della popolazione ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi 5 anni, mentre il 54% non l’ha mai fatto. Solo il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio usa l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi ne fa uso dichiari migliorata la propria qualità di vita.
Molte le iniziative che si sono svolte oggi tra cui quelle dell’ “Udito Italia Onlus – Nonno Ascoltami!” con il patrocino del Ministero della Salute. Questa onlus ha realizzato un importante evento di sensibilizzazione sulla prevenzione dei disturbi uditivi. In particolare quest’anno saranno presentati gli “Standard per i luoghi di intrattenimento con ascolto sicuro” e c’è stato un dibattito “Per un ambiente (sonoro) a misura d’Uomo e di comunità”.