Giardinaggio e gravidanza: benefici e rischi del pollice verde quando si è in dolce attesa

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Wall Street

Durante la gravidanza, le future mamme, soprattutto quando si tratta di aspettare il loro primo figlio, spesso si chiedono quali attività possano essere pericolose per la salute del feto. Molte cose che sono state fatte in precedenza sembrano essere potenziali rischi, ma non è sempre così.

Il giardinaggio: un’attività che si può svolgere con le dovute precauzioni

In generale, tutti gli esperti concordano sul fatto che finché una donna incinta è a suo agio in ginocchio e che può scavare buche e annaffiare fiori. In effetti, può essere un ottimo modo per far muovere il tuo corpo.

Occorre però indossare sempre i guanti e lavarsi spesso le mani. Il terreno può contenere parassiti come la salmonella o la listeria,  osservando che questa attività per una donna incinta ha lo stesso rischio del consumo di determinati alimenti e quindi di contrarre malattie.

La toxoplasmosi e la gravidanza

La toxoplasmosi é un’infezione causata da un parassita comune che è particolarmente pericolosa per le donne in gravidanza. Il rischio maggiore è quello di mangiare carne o crostacei poco cotti, ma il parassita può anche essere ingerito accidentalmente attraverso il contatto con feci di gatto o terreno contaminato.

Altre cose a cui occorre stare attenta

Se è un hobby che fa stare bene la persona in attesa però è giusto proseguire con le dovute accortezze. Durante questa attività soprattutto andrebbe evitato l’utilizzo di alcuni pesticidi, che potrebbero aumentare le possibilità di avere un aborto spontaneo, o difetti alla nascita, ma è anche sconsigliato toccare erbe e piante che non si conoscono per evitare di incorrere in reazione allergiche e quindi il conseguente uso di farmaci che potrebbero far male al bambino.

Occorre un approccio consapevole  e maturo: fare ciò che vogliamo ma infirmandosi su rischi e possibilità  per evitare problemi alla gestante e al feto in fase di sviluppo.

 

 

 

 

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