Giappone e underground anni 80 i protagonisti della moda di questa settimana

Di Valentina Ambrosetti 2 minuti di lettura

La pimavera/estate 2022 firmata Sylvio Giardina vede protagonista l’oriente rivisitato anni 80 ed è subito moda

Cinque creazioni di Sylvio Giardina che lo riportano  agli esordi della sua carriera vestono l apasserella di questo Brand per la prossima collezione primavera/estate 2022: una collezione ricca di stile e rivisita con gli occhi del presente ma che subisce le influenze delle scelte e delle lavorazioni dei tessuti del passato.

Una moda quella di Giardina che rivive di dettagli scultorei tipici del brand ma anche di contemporaneità e del “mistico” couturier  che riporta in voga forme, volumi e sperimentazioni estetiche frutto di studio e ricerca accurati.

Il design giapponese e la  cultura underground degli anni ‘80 sono quindi i protagonisti della  nuova capsule collection.

Commentando la sua collezione spiega Giardina:  “Se si pensa a quel periodo, si ha solitamente una concezione ben precisa ma in realtà ci sono moltissimi altri elementi del decennio, tipici dei suoi movimenti culturali, ripresi da grandi creativi come la spagnola Sybilla e l’italiano Romeo Gigli. Dal Rock Barock alle correnti artistiche diametralmente opposte rispetto a quelle conservate nella nostra memoria visiva. Chi acquista un capo sartoriale deve conoscerne i tempi di lavorazione, i minuti e le ore impiegati per confezionarlo – spiega ancora Giardina- Deve sapere che sta comprando una storia da indossare e non un semplice prodotto seriale da riporre nel guardaroba. Sono rimasto affascinato dal titolo del romanzo ‘Les enfants qui mentent n’iront pas au Paradis’ dello scrittore francese Nicolas Rey. Voglio peccare e sentirmi libero di creare perché, mediante il mio lavoro, spero di lasciare dei segni, passaggi indelebili fra le pagine della moda nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia. Desidero divertirmi e mettermi in gioco, rischiando il pericolo. Non mi interessa l’essere considerato poco commerciale nell’universo paradisiaco del lusso.  Ho fatto dell’alto artigianato la mia personale e visionaria signature, un vero e proprio sofisticato marchio di fabbrica”

 

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