(Money.it) In un mondo sempre più abituato a doversi confrontare con importanti shock con implicazioni geopolitiche, per le aziende è fondamentale capire come tutelarsi, per evitare di essere danneggiate da queste dinamiche.
Farlo, certamente, non è semplice, poiché richiede una grande capacità di governare la complessità che, per sua natura, è piuttosto ostica da gestire.
Il mondo del retail non è esente da questa necessità: dato l’ampio numero di complessità presenti nel settore, chi opera al suo interno è tenuto ad occuparsi – e magari anche preoccuparsi – della situazione geopolitica globale, poiché essa impatta fortemente il business sotto molti punti di vista.
Di questo si è parlato durante la 18esima edizione del Netcomm Forum, organizzato dal Consorzio Netcomm. Il suo Presidente, Roberto Liscia, ha presentato alcuni dati relativi alla crescita dell’e-commerce relativi al periodo 2022-2027.
Geopolitica del retail: Europa e USA faranno meglio della Cina
“L’Europa e gli Stati Uniti cresceranno di più rispetto alla Cina”, lo ha detto Roberto Liscia, sottolineando anche che “la Cina ha avuto una crescita pazzesca negli ultimi anni”.
I dati a cui fa riferimento Liscia sono quelli del report Statista Digital Market Outlet 2022, secondo cui il valore dell’e-commerce in Cina nel 2022 è arrivato a 1.098 miliardi di dollari e arriverà a 1.456 miliardi nel 2027, grazie a un tasso composto di crescita annuale (CAGR) del 5,8%.
Seppur con cifre nettamente minori, USA e Europa cresceranno di più: gli USA passeranno da un valore di 552 miliardi di dollari a 1.280 miliardi di dollari (CAGR 18,3%), mentre l’Europa, infine, passerà da 480 miliardi di dollari a 997 miliardi (CAGR 15,8%).
Questi dati portano alla luce un fatto importante: le potenze geopolitiche sono in competizione tra loro per primeggiare nella leadership digitale e nel settore dell’e-commerce.
Per farlo, specialmente Cina e USA, stanno investendo nelle tecnologie emergenti, così da avere la possibilità di controllare le filiere tecnologiche che, come abbiamo visto durante la pandemia, hanno un ruolo fondamentale.
Ciò è diventato evidente con la crisi dei semiconduttori. A tal proposito Liscia ha commentato “l’interdipendenza sui semiconduttori negli ultimi 2 anni ha bloccato moltissime industrie: non soltanto quella dell’e-commerce ma anche quella della produzione dei prodotti, dai computer alle automobili”.
Ha sottolineato poi il ruolo della Cina, in particolare in relazione alle terre rare: “la Cina controlla fino al 90% delle terre rare che entrano all’interno delle nostre tecnologie abilitanti e che riguardano il nostro business”.
Per quanto riguarda l’Europa, Liscia ha affermato: “noi (l’Europa), siamo indietro (con gli investimenti) e ovviamente l’aspetto normativo e legislativo è un aspetto di cui è necessario tenere conto”.
Il ruolo della geopolitica nelle transizioni gemelle
“Gli elementi di geopolitica di ieri condizionano le aziende di oggi”, ha detto – a ragion veduta – Roberto Liscia. Mai come oggi, nel mondo multipolare e globalizzato in cui viviamo, questa affermazione può essere considerata vera.
Una delle questioni di maggior preoccupazione p
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