Gelsi: lo sanno già i siciliani ma è il momento di riscoprirli

Di Valentina Ambrosetti 4 minuti di lettura
gelsi rossi

Il gelso è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Moraceae. La pianta longeva produce frutti dalla consistenza succosa e dal sapore agrodolce, che vengono utilizzati principalmente per fare deliziose marmellate e dolci. Le bacche, le foglie e le radici mature hanno proprietà curative interessanti, motivo per cui le more sono considerate uno dei superfrutti.

Nel campo delle erbe, le parti delle piante che compongono il Morus vengono utilizzate sia come infusi che come tinture. Viene utilizzato principalmente per trattare l’ipercolesterolemia, l’eccesso di glucosio plasmatico e come antiossidante.

La pianta cresce in Asia, ma cresce spontaneamente anche in Africa e Nord America

Il Morus nigra è caducifoglie e latifoglie ed ha un aspetto morfologico simile al gelso bianco.

Si differenzia da quest’ultimo per il fogliame e la fruttificazione. Le foglie sono pubescenti nella pagina inferiore, ruvide in superficie e con bordo dentato. I frutti si presentano come bacche piccole e carnose che, a maturazione, virano al rosso porpora, conferendo al sapore una piacevole nota dolce. Il nome botanico sorosio è associato al frutto del Morus nigra, ed è anche comunemente noto come la mora. La fioritura avviene da aprile a maggio e la fruttificazione in estate, soprattutto da giugno a luglio.

In cucina, il gelso nero è utilizzato principalmente in Sicilia come ingrediente facoltativo di marmellate e pasticceria. Inoltre la pianta è ricca di proprietà nutraceutiche utilizzate come infusi o integratori nel trattamento dell’ipertensione, per abbassare i livelli di zucchero nel sangue e per contrastare l’invecchiamento precoce della pelle.
Dalle foglie si estraeva un prezioso agente curativo con proprietà antiossidanti e dal legno si ricavavano attrezzi agricoli e palizzate. Inoltre, il gelso rosso è una fonte di cibo molto apprezzata per animali selvatici e uccelli. Il gelso non tollera il freddo, quindi è diffuso nelle regioni meridionali. Oggi è coltivato principalmente a scopo ornamentale per i suoi frutti maestosi, carnosi e saporiti.

Ci difende dal colesterolo  alto

Un’alta concentrazione di colesterolo nel sangue predispone una persona all’insorgenza di malattie cardiovascolari. L’assunzione di estratti a base di gelso può ridurre efficacemente i lipidi in eccesso abbassando i livelli di colesterolo cattivo.

Inoltre, le proprietà antinfiammatorie attribuite al frutto prevengono l’aterosclerosi: un accumulo di placca che si forma nelle arterie che predispone alle malattie cardiache.

Dopo aver assunto 280 mg di estratto di foglie di gelso tre volte al giorno per tre settimane, si è verificata un’efficace diminuzione dei livelli di colesterolo cattivo e un contemporaneo aumento del colesterolo HDL (colesterolo buono).

Abbassa l’indice glicemico nel sangue

Le foglie di gelso contengono moranolina, un composto chimico che inibisce l’alfa-glucosidasi, che agisce su un enzima nell’intestino che scompone i carboidrati.
Le more hanno un’alta concentrazione di un carotenoide chiamato zeaxantina, che ha interessanti effetti benefici per l’organismo.

In particolare riduce lo stress ossidativo che colpisce le cellule dell’occhio e la macula della retina. Inoltre, la zeaxantina agisce come antiossidante, prevenendo danni alla retina, degenerazione maculare e cataratta.

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