(Money.it) Con l’addio al Reddito di cittadinanza gli occupabili potranno richiedere una misura ad hoc chiamata Garanzia per l’attivazione lavorativa (Gal), una sorta d’indennità di disoccupazione di cui godere nel periodo necessario alla ricerca di un nuovo impiego.
A differenza del Reddito di cittadinanza, la Garanzia per l’attivazione lavorativa spetta al singolo individuo e non al nucleo familiare: si tratterà quindi di una misura ad personam non vincolata al reddito della famiglia, in quanto l’importo sarà fisso. Al massimo, però, ne potranno godere due persone per ogni famiglia.
Alla Garanzia per l’attivazione lavorativa Gal si affiancherà la Gil, ossia la Garanzia per l’inclusione: più simile al Reddito di cittadinanza, tale misura sarà riservata ai nuclei familiari in cui al loro interno sono presenti almeno un minorenne, oppure un disabile (o percettore di assegno d’invalidità civile) o un ultrasessantenne.
Concentriamoci però su questo nuovo “bonus” disoccupati, al quale potranno accedere gli occupabili del Reddito di cittadinanza che non avranno diritto alla nuova Gil: tenendo conto di quanto indicato nella bozza del Decreto lavoro – che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri la prossima settimana – ecco tutto quello che serve sapere su funzionamento, requisiti, importi e obblighi previsti dalla nuova misura.
Cos’è
La Garanzia per l’attivazione lavorativa (Gal) è quella misura volta a favorire l’attivazione nel mondo del lavoro di persone a rischio sociale e lavorativa che fanno parte di quei nuclei familiari che non soddisfano i requisiti per accedere alla Garanzia per l’inclusione (Gil).
Beneficiari e requisiti
In vigore dal 1° gennaio 2024, la Garanzia per l’attivazione lavorativa Gal sarà riconosciuta alle persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni in condizione di povertà assoluta, con Isee non superiore a 6.000 euro l’anno.
Come anticipato si tratta di una misura individuale: ne potrà fare richiesta, quindi, il singolo individuo, ma al massimo ne potranno godere due persone dello stesso nucleo familiare.
Oltre all’Isee, ne possono fare richiesta coloro che soddisfano i seguenti requisiti:
- essere residenti in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in maniera continuativa;
- reddito
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