(Money.it) Chi subisce il furto del bancomat deve avvertire il prima possibile l’istituto di credito, così da bloccare l’utilizzo da parte del ladro per poi sporgere denuncia. Finché la banca non viene allertata, il bancomat rimane attivo e così la possibilità di effettuare prelievi o pagamenti, soprattutto online. Non sempre è possibile bloccare subito il bancomat, anche semplicemente se non ci si rende conto subito della perdita. Il titolare del bancomat in seguito al furto subisce quindi una perdita di denaro, chiedendosi perciò se gli spetti un risarcimento da parte della banca. Da una parte, vi è il cliente che ha perso ingiustamente il suo denaro. Dall’altra parte, però, vi è l’istituto di credito che non ha colpe per la perdita.
La banca, in effetti, non è sempre tenuta a risarcire le perdite di denaro subite dai propri clienti, seppur dovute a truffe o furti. La giurisprudenza stabilisce, infatti, dei criteri molto precisi a riguardo, che devono coniugare due interessi talvolta contrastanti: la tutela del cliente e quella dell’istituto bancario. La Corte di cassazione, in particolare, ha permesso grazie a numerose sentenze di riferimento di stabilire i principi per la responsabilità di un eventuale risarcimento.
Furto del bancomat, quando la banca è tenuta al risarcimento
La banca è tenuta a risarcire la perdita economica subita dal proprio cliente soltanto quando responsabile, anche se ovviame
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