In un’epoca caratterizzata da una continua evoluzione tecnologica e sociale, in cui il ritmo della vita sembra essere sempre più frenetico, molte persone si sentono spinte a cercare una via di fuga dal presente.
Questa tendenza è evidente non solo nella cultura popolare, ma anche nella moda, che riflette l’esigenza di esplorare l’utopia attraverso stili particolari.
La moda, infatti, è sempre stata uno specchio delle trasformazioni sociali e culturali della società in cui si sviluppa. Oggi, la moda riflette un’urgenza particolare: quella di creare un’immagine di sé che esprima la propria esigenza di evasione dal presente e dalla realtà circostante.
Le tendenze modaiole degli ultimi anni sembrano ispirarsi a universi paralleli, a mondi fantastici e irreali.
Uno dei trend più evidenti di questa tendenza è il cosiddetto “retrofuturismo”: uno stile che guarda al passato (spesso agli anni ’60 e ’70) per immaginare un futuro alternativo. Il retrofuturismo si esprime attraverso l’utilizzo di materiali e tessuti vintage, colori saturi e accesi, forme futuristiche e bizzarre. Si tratta di una moda che gioca con l’idea di un futuro che non c’è mai stato, ma che potrebbe ancora essere possibile.
Evasione e stili che vanno oltre il presente e l’immaginazione
Altri stili che esprimono la stessa esigenza di evasione dal presente sono il “fantasy fashion” e il “goth”. Il primo è un genere che attinge alle tradizioni dei giochi di ruolo e della cultura nerd, per creare abiti ispirati a creature mitologiche e a mondi fantastici. Il secondo, invece, è un’evoluzione del genere “dark”, che esprime l’attrazione per il macabro e per l’occulto. In entrambi i casi, si tratta di stili che rifiutano la realtà del presente, per abbracciare un universo alternativo fatto di magia, mistero e oscurità.
Ma la moda utopica non si esprime solo attraverso stili particolari. Anche le scelte etiche e ambientali degli ultimi anni sembrano riflettere l’esigenza di una fuga dal presente.
Moda: anima sostenibile ma anche etica
La moda sostenibile, ad esempio, propone un’immagine di un mondo diverso, in cui l’ambiente e la salvaguardia del pianeta sono al centro delle scelte produttive e dei consumi. La moda etica, invece, punta a creare un mondo in cui il lavoro è dignitoso e rispettoso dei diritti umani, in cui le lavoratrici e i lavoratori sono tutelati e valorizzati.
In definitiva, la moda utopica sembra riflettere un’urgenza comune a molte persone: quella di trovare una via di fuga dal presente, per immaginare un futuro migliore e più equo. Si tratta di un’utopia che la moda esprime attraverso stili particolari e scelte etiche, ma che può diventare realtà solo grazie all’impegno concreto di tutti noi.