(BorsaeFinanza.it) Dal famoso Guiana Magenta del 1856 al leggendario Tiflis russo del 1857 passando per il Treskilling Yellow svedese del 1855, abbiamo visto quali sono i francobolli che valgono di più al mondo, quelli che fanno realmente gola sia ai collezionisti che agli investitori ansiosi di diversificare il proprio portafoglio. Ma limitandoci al nostro territorio e alla storia filatelica del Belpaese, quali sono i francobolli italiani di valore, quelli più rari e costosi?
I francobolli italiani di valore maggiore
Nel mercato filatelico italiano, la quotazione di catalogo fa riferimento soprattutto all’Unificato Super, la classificazione completa di tutti i francobolli dell’area italiana. Naturalmente i prezzi cambiano in altri cataloghi e nelle aste, dove subentrano fattori diversi dalla compravendita al dettaglio. Entrando nel merito delle stampe nostrane di valore maggiore, la star della filatelia italiana è senza dubbio il Sicilian Error of Color.
È definito in questo modo l’errore di colore del mezzo grano con l’effigie di Ferdinando II (all’epoca il sistema monetario era basato sul ducato, diviso in cento grani), un francobollo del periodo pre-unitario emesso dal Regno di Sicilia (e valido quindi soltanto per l’isola) nel 1859, due anni prima dell’Unità. I valori del mezzo grano erano tutti stampati in tavole con lo stesso colore: la tinta base arancio. Il Sicilian Error of Color è appunto un errore (e come tale la sua rarità aumenta a dismisura) perché stampato in azzurro.
Trovato sul frammento di una lettera, una delle due copie di questo raro esemplare è stato venduto all’asta di Galerie Dreyfus a Basilea nel 2011 per 1,86 milioni di euro. Questa cifra record ha trasformato il mezzo grano siciliano dal colore sbagliato nel più raro e misterioso francobollo italiano e in uno dei più costosi al mondo. In realtà, tutti i francobolli del Regno di Sicilia hanno quotazioni di mercato elevate che dipendono da diverse condizioni (dalla carta utilizzata all’aggiunta della gomma postuma) e si aggirano dai 300 ai 3.000 euro.
Ferdinando II sul Sicilian Error of Color (foto: Galerie Dreyfus) Del mezzo grano esistono anche tinte più rare, come il giallo oliva che arriva ad una quotazione di 70.000 euro. Non è da meno il Garibaldino mezzo tornese (meglio noto come la Trinacria), un francobollo del 1860 rimasto in uso per pochissimo tempo nel Regno di Napoli (Francesco II e i Borbone erano scaramantici e non amavano essere ritratti sulle stampe) prima di essere sostituito dalla Crocetta. La Trinacria oggi è valutata tra i 150.000 e i 350.000 euro. La splendida serie completa dei francobolli rosa del Regno di Napoli ha un prezzo di catalogo superiore ai 75.000 euro.
Non è da meno il Tre Lire di Toscana, emesso dal governo provvisorio di Toscana il 1° gennaio 1860 e uno dei francobolli italiani più rari al mondo perché la tiratura esatta non è nota e perché esistono solta
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