(Money.it) Le prossime elezioni presidenziali in Francia sono ancora lontane, salvo sorprese si voterà per l’Eliseo nel 2027, ma già nel Vecchio Continente si sta iniziando a ragionare sulle possibili conseguenze di una vittoria di Marine Le Pen.
La situazione in Francia da diverse settimane è molto complessa, con l’approvazione da parte del governo della riforma delle pensioni che ha scatenato Oltralpe una ondata di scioperi e manifestazioni di protesta che hanno riportato alla memoria le grandi tensioni generate dai gilet gialli.
Uscito indenne per un soffio dalla mozione di sfiducia grazie al supporto dei Repubblicani, per il governo di minoranza guidato da Élisabeth Borne i prossimi mesi saranno di fuoco, con la sciarada della guerra in Ucraina a fare da sfondo a questo scenario caotico.
Con i sindacati pronti a scendere di nuovo in piazza dopo il fallimento dei tentativi di mediazione con il governo, i sondaggi politici in Francia appaiono plumbei per Emmanuel Macron che comunque non potrà candidarsi alle prossime elezioni presidenziali essendo al suo secondo mandato.
Nei corridoi che contano di Bruxelles così ci si sta interrogando se sia prematuro iniziarsi a preoccupare per una ascesa all’Eliseo di Marine Le Pen, con le elezioni europee del 2024 che potranno essere molto indicative a riguardo.
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