Formazione dei lavoratori, perché finanziarla non deve essere un aiuto di Stato: la proposta per aiutare le imprese

Di Redazione FinanzaNews24 1 minuti di lettura
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(Money.it) Innovazione e competenze non possono esistere senza un’adeguata formazione. Questo è il concetto alla base della due giorni di Fondimpresa ‘Il lavoro al centro’ che si tiene a Roma e che ha l’obiettivo di porre l’accento sulla questione della formazione nell’anno europeo delle competenze.

Il concetto da cui si parte è che l’innovazione tecnologica può produrre crescita e nuovo lavoro, come sottolinea la vicepresidente di Fondimpresa, Annamaria Trovò, aprendo i lavori. Oggi non sappiamo ancora quali saranno le nuove professioni del futuro, ma “sappiamo che tutti i lavori si trasformeranno”.

E proprio di fronte a questo scenario bisogna farsi trovare pronti, sapendo che alcuni lavori spariranno, altri cambieranno e altri ancora, che oggi non esistono, verranno creati. La sfida bisogna affrontarla partendo dall’acquisizione di nuove competenze, che può avvenire solamente attraverso la formazione.

La formazione al centro delle nuove competenze

Come spiega Trovò, la formazione continua è necessaria e già oggi esistono molti contratti che “hanno investito su questo principio: la formazione sempre più spesso viene considerata un diritto e un dovere”. Le imprese, su questo fronte, hanno bisogno di sostegno, tentando di integrare la formazion


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