Forfora: quella “polverina bianca” che da senso di sporco

Di Valentina Ambrosetti 3 minuti di lettura

La forfora è un problema che colpisce una persona su due, per lo più giovani uomini. La sostanza è costituita da piccoli frammenti del cuoio capelluto, che si staccano, entrano nei capelli e cadono sulle spalle e sui vestiti.

I sintomi che di solito lo accompagnano includono prurito e irritazione del cuoio capelluto e, sebbene non sia una condizione grave, può influire notevolmente sull’autostima e sulla qualità della vita. I pazienti sanno che la forfora può essere secca o grassa e che una diagnosi medica precoce può aiutare a combatterla. Nella maggior parte dei casi può bastare l’uso regolare di uno shampoo antiforfora, ma in altri casi è necessario agire con rimedi più efficaci, che, come vedremo, possono essere di origine naturale o chimica.

Purtroppo oggi non esiste una cura definitiva per la forfora, quindi la forfora può ripresentarsi in qualsiasi momento della vita a causa di vari fattori ed è suddivisa in tre fasi: Fisiologico, dovuto alla desquamazione naturale della pelle. A volte a causa di fattori esterni come infezioni o procedure estetiche troppo aggressive. Patologico, causato da infiammazione sottocutanea.
Quindi, a seconda di come si manifesta, la forfora può essere di due tipi: secca e grassa

Il primo tipo, la secca,  è il più comune ed è chiaramente visibile ad occhio nudo. È caratterizzato da numerose scaglie bianche fini che possono comparire sulla superficie dei capelli in gruppi da 500 a 1.000. La loro volatilità è dovuta al fatto che si separano facilmente dalla pelle e quindi si depositano rapidamente sui nostri vestiti. La forfora grassa è costituita da depositi di grasso piccoli, rotondi, giallastri. Sono più appiccicosi e si attaccano ai capelli. Pertanto, a differenza della forfora secca, non cade facilmente sulle spalle, ma rimane sulla testa sotto forma di croste unte, che rendono i capelli sporchi e unti.

Il primo e più fastidioso sintomo della forfora è senza dubbio visivo. Una persona che soffre di questa malattia lo nota più spesso perché inizia a vedere questa polvere bianca sui suoi vestiti.
Un altro sintomo fastidioso è il prurito, soprattutto se si tratta di forfora grassa. In quest’ultimo caso il cuoio capelluto è ricoperto da croste oleose giallastre, riconoscibili al tatto.
La forfora a volte può colpire anche le sopracciglia, l’attaccatura laterale dei capelli, le orecchie e il naso. In rari casi, anche al centro del torace o della schiena.

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