Fondi pensioni e investimenti

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
pensionati

Aumentano i flussi contributivi e gli iscritti ai fondi pensione, i cui rendimenti si attestano sul 2,7% e 3,9% soprattutto per fondi negoziali e fondi aperti, e sul lungo periodo (dieci anni) restano sopra quelli del TFR.

I  principali dati del monitoraggio sui fondi pensione della Covip, la Commissione di vigilanza del settore della previdenza integrativa, aggiornati al secondo trimestre dell’anno. Alla fine del primo semestre 2021, le posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari sono risultate 9,480 milioni, in crescita dell’1,5% (138mila unità) rispetto alla fine del 2020.

Analizzando i dati inerenti ai fondi pensione da gennaio a giugno  2021 si evince che il rendimento batte la rivalutazione del TFR, aumentano gli iscritti, i flussi contributivi e le rendite della previdenza complementare.

Le posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari sono risultate 9,480 milioni, in crescita dell’1,5% (138mila unità) rispetto alla fine del 2020.

I fondi negoziali crescono in linea con il dato generale all’1,5% (+49mila posizioni), raggiungendo i 3,3 milioni di iscritti. Più della metà dell’incremento riguarda i fondi per i quali sono attive le adesioni contrattuali, in particolare nel fondo rivolto ai lavoratori del settore edile (circa 17mila), commercio e servizi (circa 5mila 500), pubblico impiego (circa 4mila 600).

Per quanto riguarda le forme pensionistiche di mercato, si registrano 50mila posizioni in più nei fondi aperti (+3,1%) e 41mila posizioni nei nuovi PIP (+1,2%); alla fine di giugno, il totale delle posizioni in tali forme è risultato pari, rispettivamente, a 1,678 milioni e 3,551 milioni di unità.

Anche i flussi contributivi aumentano di circa 475 milioni di euro, pari all’8,7% in più. Rispetto al corrispondente periodo del 2020, segnato dalla diffusione dell’emergenza epidemiologica. Il deciso recupero si riscontra in tutte le forme pensionistiche, con variazioni tendenziali che vanno dal 6,5% dei fondi negoziali, al 10% dei PIP fino al 13,2% dei fondi aperti.

Il report Covip sottolinea che i rendimenti sono stati in media positivi:

  • 2,7% per fondi negoziali
  • 3,9%  per fondi aperti,
  • 6,6% nei PIP di ramo III,
  • 0,7% per le gestioni separate di ramo I, che contabilizzano le attività a costo storico e non a valori di mercato e i cui rendimenti dipendono in larga parte dalle cedole incassate sui titoli detenuti.

 

 

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