(QuiFinanza.it) La Flat Tax, detta anche tassa piatta, è un sistema di tassazione non progressiva, cioè calcolata su una percentuale di tasse costante, basata su un’aliquota fissa, al netto di eventuali deduzioni fiscali o detrazioni, e non invece su scaglioni. Se, da un lato, la Flat Tax contribuirebbe senz’altro a semplificare un qualunque sistema fiscale, dall’altro renderebbe necessaria l’introduzione di tagli di spesa significativi per controbilanciare le minori entrate fiscali. Ma vediamo nel dettaglio di capire come funziona e quanto sarebbe vantaggiosa o meno.
Ideata dall’economista statunitense Milton Friedman nel 1956, la Flat Tax è un sistema fiscale non progressivo per cui si applica una sola aliquota d’imposta che può essere associata anche a detrazioni o deduzioni. Dunque con la Flat Tax si ha la stessa aliquota legale per tutti, sebbene, di fatto, l’aliquota media divenga crescente al crescere del reddito.
In genere l’aliquota viene riferita al reddito delle persone fisiche mentre, in altri casi, può essere applicata anche al reddito delle imprese. Solo in alcuni casi i sistemi di Flat Tax sono associati alla no tax area, cioè a fasce di reddito molto basse che vengono esentate del tutto dalle tasse.
Come funziona la Flat Tax
Possiamo dire che la Flat Tax è poco utilizzata nelle economie capitalistiche avanzate, perché, nella maggior parte dei casi, i sistemi nazionali di tassazione sono ispirati al modello progressivo: in questi casi l’aliquota applicata varia al variare del reddito delle persone fisiche, o degli utili delle aziende, aumentando all’aumentare del reddito stesso.
La Costituzione italiana, all’art. 53, prevede che il sistema tributario sia informato a criteri di progressività della tassazione con la capacità contributiva del cittadino. Sul piano fiscale, il 1º gennaio 2004 è entrata in vigore, al posto dell’IRPEG, l’Imposta sul reddito delle società (IRES); con l’occasione l’aliquota unica preesistente è stata ridotta dal 34% al 33%. Ulteriori riduzioni hanno avuto effetto dal 2008 (27,5%) e dal 2017 (24%).
Puntualmente anche in Italia si torna a parlare di Flat Tax, cioè di un sistema fiscale finalizzato a ridurre le attuali aliquote Irpef ad una sola aliquota valida per tutti i contribuenti. La progressività dell’imposta sarebbe garantita dal riconoscimento di detrazioni per i redditi più bassi.
A parlarne sono stati, nel tempo, il professor Nicola Rossi e l’Istituto Bruno Leoni, che proponevano un’aliquota unica del 25%, poi la tassa piatta è entrata nei programmi elettorali sia della Forza Italia di Silvio Berlusconi, con aliquota unica del 23%, sia della Lega Nord di Matteo Salvini, con aliquota unica del 15%, ed è stata anche inserita nel “Con
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